E’ un comparto che vale 223 miliardi di euro, ma potrebbe valere molto di più ottimizzando la propria efficienza, digitalizzandosi, automatizzando la tracciabilità in cantiere, standardizzando le informazioni e migliorando l’efficienza nello scambio dei dati all’interno della filiera. E il settore delle costruzioni analizzato nel suo stato attuale e nelle sue possibili evoluzioni da una ricerca “La digitalizzazione nel settore delle costruzioni: scenari e potenzialità del mercato”, realizzata da GS1 Italy in collaborazione con Cresme (Centro ricerche economiche sociologiche e di mercato nell’edilizia) presentata nel corso dell’evento “Digitalize or die? Tracciabilità, interoperabilità e sostenibilità per la modernizzazione delle costruzioni”, patrocinato dall’Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano e dall’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Milano, e con gli interventi di alcuni tra i più importanti attori dell’intera filiera delle costruzioni: da Ance, Angaisa, Assimpredil, Università di Brescia, a Bticino, edilportale.com, Formedil, Harpaceas e Metel. Una vera e propria radiografia del settore che ha evidenziato l’assoluta necessità di favorire al più presto (e con molta strada ancora da percorrere) la crescita della digitalizzazione nel mondo delle costruzioni adottando capillarmente un modello di progettazione, architettonica e impiantistica, completamente gestito su piattaforma Bim (acronimo di Building Information Modeling, ovvero il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali dell’edificio che consente di disporre di “ogni informazione sull’intero ciclo di vita dell’opera, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione consentendo di accedere a dati e informazioni utili, garantiti e aggiornati, che tutte le parti interessate possono scambiarsi in maniera rapida e affidabile. Un nuovo “progetto” per migliorare il settore dell’edilizia nel quale GS1 Italy, con il supporto di Cresme, può porre importantissime “fondamenta” favorendo la collaborazione tra gli attori della filiera e facilitando il confronto per assicurare la scelta dei prodotti, ma anche garantendo la tracciabilità completa per il flusso fisico e digitale delle merci, attivando l’interoperabilità tra gli stakeholder della supply chain e contribuendo ad avviare insieme un processo virtuoso di innovazione e sostenibilità.