Cambiare casa? Molto meglio cambiare il modo di costruirla. Il titolo scelto da Valore Casa, Osservatorio immobiliare di Bergamo e provincia, per aprire una nuova importantissima area tematica, quella dedicata alle tecnologie di costruzione, raccontando l’attività di un’azienda leader nel settore, il gruppo Nulli, fotografa alla perfezione uno dei grandi mutamenti che stanno riguardando l’edilizia, la nuova cultura del costruire case che siano sempre più”sostenibili”, più attente alla tutela dell’ambiente e al risparmio energetico. Case destinate a essere costruite, per esempio, sempre più a secco, come conferma il protagonista del testo pubblicato da Valore Casa 2016, Giulio Nulli, presidente di Wood Beton Spa, società del gruppo di famiglia pioniere in questa innovazione tecnologica. “In passato quando si parlava di edilizia residenziale, era il cemento il leader indiscusso. Oggi le cose sono cambiate: su 50mila permessi di costruire concessi, tremila vedono l’utilizzo di costruzioni a secco”, ha spiegato Giulio Nulli, sottolineando come questa nuova filosofia del costruire significhi “soluzioni più economiche, più ecologiche ma anche antisismiche. Con due straordinari valori aggiunti: costi e tempi di costruzione certi. Senza il pericolo che il preventivo lieviti in fase di realizzazione o che un prolungato periodo di maltempo possa ritardare la consegna del cantiere”. Un’innovazione che, in “casa” Wood Beton Spa, significa soprattutto strutture miste legno-calcestruzzo, “solai misti che costituiscono una valida alternativa al tradizionale solaio in laterocemento, con un risultato estetico superiore e un peso praticamente dimezzato. L’industrializzazione del processo costruttivo ha permesso di ottimizzare i costi, rendendo le soluzioni economicamente competitive e garantendo un controllo della qualità dei manufatti. Inoltre i tempi di montaggio in cantiere sono assai ridotti rispetto alle soluzioni in opera: questo sistema ci permette di realizzare fino a 400 metri quadrati in un solo giorno, lasciando facilmente intuire il perché del taglio dei costi. Un altro vantaggio riguarda l’ottimo potere isolante ottenuto dall’abbinamento del polistirene con il calcestruzzo”. Una nuova frontiera per la costruzione degli edifici, attività rallentata sia dalla crisi sia dalle norme a tutela del verde, ma anche per ristrutturazione, per il recupero dell’esistente, realtà invece che offre segnali decisamente positivi. “Oggi il rapporto fra i cantieri aperti per costruire nuovi edifici e quelli per ristrutturare è di cinque contro 95″, ha spiegato Giulio Nulli a Valore casa 2016, volume realizzato dall’Associazione progetto Bergamo in partnership con l’Eco di Bergamo e con Litostampa, ” fornendo una radiografia di un mercato di riqualificazione dell’esistente nel quale ” il sistema a secco si propone some soluzione assolutamente ideale senza dover stravolgere l’edificio di partenza, migliorando le prestazioni energetiche e acustiche”. In particolar modo in caso di sopralzi su volumi esistenti: “i sistemi in X-lam di Wood Beton consentono di sopraelevare mediante strutture portanti leggere, totalmente industrializzate, energeticamente performanti ed ecocompatibili, che ottimizzano tempi e costi. Senza dimenticare però che in moltissimi casi la scelta più intelligente e conveniente da fare è demolire per ricostruire, ovviamente a secco”. Cambiando casa (con l’ulteriore valore aggiunto di poter un domani modificare con facilità la casa a seconda delle esigenze che cambiano, adeguandola ai cambiamenti e alle nuove necessità, grazie alla modularità degli ambienti) e, soprattutto, cambiando modo di costruirla…
Perdonate, ma i titolari di un’ottima impresa di costruzioni alla quale mi sono affidato (dopo aver visto come lavorano….) mi consiglia di ristrutturare casa con i vecchi metodi tradizionali. Non è che per caso avete un po’ enfatizzato questa possibile soluzione?