“In centro non pioverà più”. Con questo titolo un periodico bergamasco aveva titolato anni fa un articolo dedicato a presentare un progetto tanto rivoluzionario quanto interessante: ricoprire con un tetto di vetro via XX Settembre, via Sant’Alessandro e via Sant’Orsola, con l’obiettivo di creare una grande galleria dello shopping e far rivivere attività commerciali che, già allora, stavano sentendo pesantemente la concorrenza dei grandi centri commerciali, delle “gallerie” coperte popolate di negozi ai lati. Una proposta lanciata dall’allora assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Valerio Marabini, che, prendendo spunto da un progetto realizzato a Padova, aveva proposto di creare un “giardino d’inverno” nel cuore di Bergamo, coprendo tratti di strada, a cominciare proprio dalla via per antonomasia dell’acquisto made in Bergamo, via XX Settembre, allargando poi magari l’iniziativa anche alle limitrofe Sant’Orsola e Sant’Alessandro. E impreziosendo il tutto con alcuni “rifugi” sempre in vetro, riscaldati da grandi stufe in porcellana, sul Sentierone, dove fermarsi a chiacchierare, leggere, sorseggiare qualcosa, a navigare in Internet… Un progetto per il quale il Comune, aveva affermato Valerio Marabini, “in presenza di un valido progetto, avrebbe potuto mettere mano al portafogli”. Ma anche un progetto che avrebbe dovuto stimolare i commercianti del centro a scendere in campo, una volta tanto uniti, “magari a consorziarsi senza pensare ognuno al proprio orticello, invece di continuare a lamentarsi per i costi di gestione e i pochi introiti”. Perché l’importante, aveva concluso l’allora assessore, “è avere un’idea e condividerla, perché i soldi sono in cerca di idee valide”.
Sarebbe un’idea ancora valida oggi? Diteci la vostra e segnalateci altr “casi”…
Era davvero un’idea valida? E potrebbe esserlo ancora oggi visto che il centro di Bergamo soffre degli stessi problemi denunciati in quell’articolo di 12 anni fa, moltiplicati dalla crisi e da gallerie commerciali spuntate come funghi impazziti in periferia? Chiunque può lasciare un proprio commento, o segnalare a www.casavuoisapere altre occasioni perdute, scrivendo nello spazio qui sotto.
Ecco l’ennesima conferma di che città ferma, chiusa ai cambiamenti sia Bergamo. Commercianti capaci solo di piangere e guardare al proprio incasso, senza nemmeno immmaginare i vantaggi di investire insieme in un progetto comune… Siamo dei provincialotti, gente di paese, è questa la verità. Che hanno espresso una classe politica degna di loro: scarsissima…