
Col “caro mattone” gli italiani , soprattutto se giovani fino ad allora rimasti a vivere con papà e mammà e al primo impiego, per la prima casa di proprietà puntavano la loro attenzione su appartamenti dalla dimensioni (e quindi dai costi) contenute: bilocali, spesso addirittura monolocali per i quali alcuni “geniali” architetti si erano inventati soluzioni incredibili. Oggi, con la crisi che ha fatto abbassare notevolmente, e in molti casi addirittura fatto crollare, il costo al metro quadrato, ecco “tornare di moda” le metrature più ampie: trilocali, ma anche quadrilocali. Per una ragione semplicissima: che con gli stessi soldi, messi da parte o finanziati dalle banche tornate a concedere facilmente mutui, si acquista una stanza in più. Un cambiamento di tendenza chiaramente evidenziato da un’analisi dei responsabili studi di Tecnocasa che “indagando” sulle tipologie immobiliari domandate dai potenziali acquirenti nelle grandi città hanno evidenziato come dal 2013 in poi si noti ” una diminuzione progressiva delle percentuali sui tagli più piccoli come monolocali e bilocali”, mentre, al contrario, “si segnala un aumento per le tipologie più ampie, dal trilocale in poi”. E questo, sottolineano i responsabili di Tecnocasa, è avvenuto proprio a causa del ribasso dei prezzi che ha reso possibile l’acquisto di immobili più ampi, soprattutto il trilocale, scelto da tante giovani coppie che hanno saltato la classica fase in cui si acquistava prima il bilocale per poi passare all’appartamento con una camera in più”.