Sei meridionale? Allora la casa non te la affitto più. Accade in un piccolo centro a Nord di Milano, vicinissimo all’aeroporto di Malpensa, Robecchetto con Induno, dove una ragazza di 28 anni di Foggia, residente in Brianza dal 2011, ha visto annullare un accordo per diventare inquilina di un piccolo appartamento per le sue origini. Accordo di fatto “stracciato” dalla proprietaria, una cinquantenne che si è dichiarata pubblicamente “leghista” e “razzista al 100 per cento”, e che ha affermato di non fare alcuna differenza fra “meridionali, neri e rom”. L’inquilina “mancata” e la fidanzata che avrebbe dovuto andare ad abitare con da ottobre nell’appartamento, ora si sono rivolte a un avvocato decise a presentare un esposto per discriminazione razziale. Come reagirà la proprietaria (che via WhatsApp ha invitato l’aspirante inquilina a “comprarsi una casa, come facciamo noi del Nord, rimboccandosi le maniche….)? Magari rincarerà la dose aggiungendo che oltre a meridionali, neri e rom non è disposta a ospitare in casa propria neppure gay? “Immagino che Salvini si dissocerà da tutto questo visto che per lui, oggi, la distinzione tra meridionale e settentrionale non esiste più”, ha scritto la giovane donna foggiana in un messaggio inviato al capo della Lega, citato espressamente dalla proprietaria dell’alloggio per giustificare il suo razzismo. In attesa di una risposta da Salvini, a dissociarsi è stato Giorgio Braga, il sindaco del paese teatro della vicenda, 4.800 abitanti di cui una larghissima fetta elettori leghisti. Il primo cittadino ha incontrato le due giovani donne e ha espresso loro la solidarietà dell’intera amministrazione comunale, fissando un incontro a brevissimo per affrontare il caso e trovare una soluzione.