Chiamato a “trovare” cinque miliardi di euro entro il 15 ottobre, quando dovrà consegnare all’Europa il “budgetary plan”, ovvero lo schema della legge di bilancio, il governo è pronto a mettere nel mirino le agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie e l’ecobonus che verrebbero, come nell’ipotesi delle spese sanitarie, graduate in base al reddito? L’ipotesi è più che concreta, e sarebbe allo studio così come un’altra possibilità: “tagliare” anche sul passato, colpendo chi ha effettuato i lavori o ha comprato una caldaia negli anni scorsi e ancora sta ricevendo i rimborsi fiscali “spalmati” su un periodo di 10 anni. Un’operazione che consentirebbe di fare molta più cassa (tagliare questo tipo di agevolazioni sui redditi medio alti solo per il futuro, porterebbe infatti poco gettito) ma col rischio che una tassazione retroattiva possa scatenare una valanga di ricorsi.