I responsabili dell’agenzia immobiliare alla quale vi siete rivolti per vendere casa quanto tempo vi hanno fatto attendere prima che la vendita andasse a buon fine (sempre che, col mercato ancora ingessato dalla crisi sia successo…)? Per sapere se l’agente al quale vi siete rivolti è stato particolarmente rapido ed efficiente, oppure lento o addirittura lentissimo potete confrontare i “tempi di vendita!” con questi: nell’hinterland delle grandi città occorrono infatti in media 195 giorni, esattamente 7 in meno rispetto a un anno fa mentre nelle grandi città il miglioramento è appena percettibile: 172 giorni, contro i 174 di ottobre 2014. Tra le grandi città i tempi di vendita maggiori si attestano a Bari, con 207 giorni, Torino (185 giorni) e Genova (181 giorni). Cliccate qui per scaricare il documento con i “tempi di vendita” nelle diverse città prese in esame dagli esperti del Gruppo Tecnocasa.
Leggete anche:
Vendere casa è difficile? Un’agenzia ha scoperto il segreto per renderlo più facile
Sto cercando di vendere una proprietà immobiliare di una certa “consistenza” (circa 25 mila metri cubi realizzabili attraverso la riqualificazione di un’area industriale riconvertita, con permessi già ottenuti , in residenziale commerciale) ma senza riuscirci. Un amico “addetto ai lavori” mi ha detto che questo tipo di operazioni oggi non hanno più mercato e che l’unica strada percorribile passa attraverso fondi d’investimento. Qualcuno sa spiegarmi meglio di cosa si tratta e se è davvero una strada percorribile? Grazie e complimenti per il sito…
Generalmente i fondi immobiliari valutano acquisizioni di asset preesistenti con caratteristiche degli immobili oggetto di acquisizione ben dettagliate. Difficile trovare fondi sviluppatori di operazioni immobiliari ex novo ( ma esistenti in minima parte ), soprattutto in questo particolare momento storico. L’ottica speculativa sta nell’acquisizione in blocco di patrimoni immobiliari provenienti da enti istituzionali, società o privati in genere facendo leva sul peso globale del valore di acquisizione e quindi acquistando in blocco a cifre inferiori rispetto all’acquisizione singola dei medesimi asset, per poi rivendere frazionatamente al valore di mercato le singole unità immobiliari creando valore aggiunto per i quotisti che hanno sottoscritto le cedole di tale fondo immobiliare. Altre tipologie di fondi immobiliari valutano acquisizioni di immobili a destinazione d’uso non residenziale a reddito con tenant istituzionali. Mi preme specificare che i fondi immobiliari di cui parlo sono fondi chiusi, quindi riservati a investitori istituzionali. I fondi immobiliari chiusi vengono gestiti da Sgr (società di gestione del risparmio). In Italia ci sono molteplici Sgr che gestiscono le vendite degli immobili in capo a vari fondi. Di volta in volta, quando viene comunicata l’istituzione di un nuovo fondo immobiliare, i fund manager di riferimento del fondo in questione valutano le varie proposte ricevute dagli advisor sul territorio nazionale per poi sottoporle al cda che valuterà la congruità dell’asset proposto, comparate le caratteristiche dell’immobile oggetto di acquisizione con quelle richieste dal fondo. Spesso tali acquisizione passano direttamente tra le società alienanti e le sgr senza advisor o intermediari.Tengo a sottolineare che l’analisi fatta è relativa a fondi immobiliari e non a fondi di investimento o campagne di crowdfunding. Non sono in grado di dare un parere sull’appetibilità di mercato del bene per il quale il cliente richiede delucidazioni in quanto non so di cosa si tratta nel dettaglio e soprattutto non conosco il contesto di riferimento.