Immobili commerciali sempre più in difficoltà. A confermarlo è la seconda edizione di Oxi, l’Osservatorio degli Immobili per l’impresa che il Gruppo Tecnocasa ha realizzato con l’obiettivo di fornire un valido strumento di lavoro per coloro che operano in questo settore complesso ed articolato ma, allo stesso tempo, ricco di opportunità di business. La pubblicazione, che si basa su quasi 30 mila dati raccolti nel primo semestre del 2016 ed elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa analizzando prezzi e canoni di negozi, capannoni, uffici e laboratori di numerose località italiane, rivela infatti che nei primi sei mesi del 2016 i prezzi e i canoni di locazione dei negozi a livello nazionale sono ancora diminuiti. I valori dei locali commerciali nelle vie di passaggio sono calati dell’1,5 per cento, quelli delle tipologie in vie non di passaggio del 2,2 per cento. Anche i canoni di locazione sono in ribasso del -1,1 per cento per i locali commerciali in vie di passaggio e dello -0,6 per cento per quelli in vie non di passaggio. Dall’inizio della crisi i negozi posizionati in vie di passaggio hanno perso il 31 per cento del loro valore, quelli in vie non di passaggio il 37,1 per cento. In controtendenza il dato sulle compravendite dei negozi, che nella prima parte del 2016 sono state 14.367, in aumento del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, segno evidente che la diminuzione dei prezzi, avvenuta a partire dal 2008, ha ricominciato a invogliare l’investitore, sia esso una società sia un privato, ad acquistare immobili commerciali da cui si attendono rendimenti annui lordi che possono arrivare fino a un 10 per cento a seconda della rischiosità dell’investimento. Le città dove si è avuto il maggiore aumento delle transazioni sono state Bari (+29,6 per cento), Roma (+22,7 per cento) e Milano (+18,4 per cento). Chi acquista tipologie commerciali, in particolare negozi, punta soprattutto a tagli inferiori, dai 50 ai 100 metri quadrati posizionati in via di passaggio. La domanda si conferma particolarmente forte per il settore della ristorazione che cerca di legarsi sempre più con l’offerta turistica, aprendo nuove attività sui percorsi più battuti dai visitatori. Sulle vie invece non di passaggio i locali commerciali vengono ormai adibiti a uso ufficio oppure per ospitare attività che non necessitano di passaggio ma che sempre più frequentemente recuperano visibilità sui social: questo accade soprattutto per i giovani che si lanciano in nuove imprese e che utilizzando negozi in via non di passaggio possono spuntare canoni più bassi. Dal 2008 i canoni di locazione in via non di passaggio sono notevolmente diminuiti fino a toccare punte del -41,4 per cento.