I mutui casa hanno toccato il fondo. Ma in senso positivo: mai sono stati infatti così bassi, con un costo per un prestito ipotecario a tasso fisso che in media oggi “vale” l’1,79 per cento d’interesse. Percentuali bassissime se paragonate al 6 per cento dei inizio 2012 ma anche al 2,3 per cento che nel 2016 aveva spinto molti esperti del settore a parlare di un livello talmente basso da non poter più essere abbassabile. Cosa che invece è avvenuta, con una riduzione di un ulteriore 0,50 per cento abbondante. Ma i numeri dicono che anche i tassi variabili sono scesi ai minimi storici con un costo medio dello 0,88 per cento, meno di un quarto del 3,7 per cento del 2012 e nettamente inferiore all’1,23 per cento del 2016. Tassi destinati a scendere ulteriormente nel caso in cui il finanziamento non vada oltre la metà del valore d’acquisto dell’immobile: in questo caso è possibile addirittura stipulare un mutuo a tasso fisso di poco superiore all’1 per cento e, in caso si scelga il tasso i variabile allo 0,65per cento. Una nuova “disponibilità” delle banche destinata a muovere il mercato delle compravendite? Difficile dirlo, anche perché nonostante i tassi ai minimi storici di sempre la domanda di accendere un mutuo resta bassa, con un calo, a maggio 2019 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, del 6 per cento, come ha confermato Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline.it al Sole 24 Ore. La gente non si fida. Probabilmente, come scrive sempre il quotidiano di Confindustria (cliccate qui per leggere l’articolo) “pesano le incertezze politiche, come le voci secondo cui per attuare la flat tax il governo potrebbe attingere al bacino destinato alle detrazioni degli interessi passivi sui mutui prima casa e/o a quelle per la ristrutturazione”.
Smettetela di dire che i mutui sono abbordabilissimi perché poi la verità è che ottenerli è quasi impossibile. Provate ad andare in banca senza portarvi una valigetta piena di garanzie, fideiussioni , soldi vostri da vincolare sul conto….. E poi ne parliamo.