Immobili in movimento. Una contraddizione? No, piuttosto un segnale che il mondo immobiliare aspettava ormai da 7 anni da anni, da quando imprese edili, fornitori di materiali, agenti immobiliari e moltissime altre categorie di lavoratori legate al settore edile avevano iniziato a sentire i primi contraccolpi di una crisi destinata a rivelarsi gravissima. I segnali di nuovi movimento nel settore immobiliare, destinati a dare una boccata d’ossigeno a un settore dell’economia fra i più compromessi da 7 anni di crisi continua e che continua a vivere una situazione difficilissima, sono stati rilevati dagli analisti della Banca d’Italia che nel bollettino statistico del gennaio del 2015 hanno riportato come nel periodo da luglio a settembre 2014 le banche italiane abbiano erogato il 15,7 per cento di mutui in più rispetto allo stesso periodo del 2013. In totale un aumento di 780 milioni di euro di finanziamenti. Un dato parziale, è vero, e che se confrontato con i grafici degli ultimi anni, ogni volta puntualmente in picchiata, appare come un brodino dato a un ammalato grave: ma finalmente un dato in controtendenza. E che qualcosa nell’immobile si stia finalmente muovendo (e questa volta nella direzione giusta) lo confermano anche la domanda di mutui in continua crescita e la conferma, da parte dei responsabili della Banca centrale europea, di voler sostenere le erogazioni, sia alle famiglie sia alle imprese. Col risultato di poter avere sul mercato un’offerta di finanziamenti a condizioni migliori, con una riduzione degli spread sui mutui ipotecari destinati alla prima abitazione. Uno scenario che, sulla carta, lascerebbe prevedere un ulteriore miglioramento nella quantità di mutui erogati anche per il 2015. Anche se dopo sette anni di delusioni non sembrano in molti, nel settore immobiliare, a credere in una vera ripresa.
A Porta a Porta ieri sera il signor Matteo Renzi ha parlato di un + 30 per cento di aumento per i mutui. Un + 30 per cento su cosa? Sul – 200 o 300 per cento accumulato in questi ultimi 8 anni di recessione diventata sempre più pesante senza che nessun politico riuscisse a porvi freno?