Forse è stato l’esempio dato da Michelle Obama; forse perché ci fa sentire più ecologisti e ci fa tornare in mente il lavoro nei campi dei nostri antenati; più probabilmente è perché, col caro frutta e col caro verdura, far crescere pomodori, zucchine e lattuga o limoni sul terrazzo di casa aiuta ad affrontare la crisi. Sta di fatto che l’orto in casa sta crescendo (è la parola più adeguata) sempre più. Al punto che per moltissimi l’orto biologico fuori dalla porta finestra della cucina è ormai diventato una vera moda a cui è impossibile resistere. Secondo la Coldiretti quattro italiani su 10 si prendono cura del loro orto di casa coltivando lattuga, pomodori, peperoncini, zucchine, melanzane, fagioli, fragole e limoni. Un mini reparto frutta e verdura del supermercato disponibile a tutte le ore del giorno. Senza dimenticare i vantaggi per la salute: curare un orto permette infatti di accedere ad alimenti vegetali freschi e senza pesticidi. Ma senza dimenticare un altro possibile vantaggio: realizzando piccole strutture in vetro, questi spazi si trasformano infatti in veri e propri accumulatori di calore d’inverno e, con sistemi di ombreggiamento, oscuramento e ventilazione, contribuiscono a mantenere l’abitazione fresca durante l’estate, aumentando nel contempo la superficie vivibile dell’abitazione con spazi particolarmente godibili d’estate. E queste serre bioclimatiche, come vengono definite, nella legislazione urbanistica regionale, che prevale sui regolamenti e sulle norme comunali, sono considerate come volumi tecnici e vanno dunque sottratte ai computi volumetrici (o alla superficie lorda di pavimento). Senza dimenticare che sono anche detraibili fiscalmente: la costruzione di verande, gazebi e giardini d’inverno, quando si configurano come un intervento di riqualificazione energetica, hanno diritto alla detraibilità fiscale del 55 per cento che, con l’approvazione delle ultime disposizioni di legge relativamente agli interventi di riqualificazione energetica di un immobile, è stata prorogata al 30 giugno 2013 con la stessa entità di detrazione, ripartita in dieci anni.
Testo realizzato da Baskerville srl per www.casavuoisapere.it