Come avere la certezza che l’inquilino a cui state affittando un immobile vi pagherà l’affitto? Difficile se non addirittura impossibile rispondere, mentre è molto più facile (e possibile) spiegare come fare un’ attenta selezione tra una o più persone interessate al vostro immobile. Procurandovi così “la quasi certezza di non avere un domani sgradite sorprese”, come spiega Rocco Attiná, già presidente nazionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali ) e ideatore dell’Osservatorio Immobiliare, che propone 15 preziosissimi consigli ai proprietari di immobili che stiano per metterli in locazione. Con un’importantissima premessa: dopo il primo incontro con il potenziale futuro inquilino, prendete alcuni giorni di tempo per riflettere e, soprattutto, per verificare una serie di elementi da vagliare attentamente.
Contratto di lavoro, busta paga, dichiarazione dei redditi vi diranno tutto sulla solvibilità
Ecco i consigli. 1) Valutate il reddito familiare o personale e da quante persone è composto il nucleo familiare, elementi fondamentali per dare inizio a un’attenta analisi e valutazione dei soggetti . 2) Visionate il contratto di lavoro e fatevi mostrare una copia dell’ultima busta paga: al suo interno potrete verificare il tipo di azienda per cui lavora, la data di assunzione, il livello di inquadramento, l’importo percepito, se è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato o determinato. 3) Con la dichiarazione dei redditi si può desumere quale è la disponibilità economica mensile e se sarà in grado di pagare il canone.
Se il reddito non è sufficiente, c’è chi garantisce una fideiussione?
4) Nel caso in cui il suo reddito non fosse sufficiente al pagamento del canone potete chiedere una firma di garanzia di un familiare o di una terza persona che presti una fideiussione personale da apporre sul contratto o con scrittura a parte. Nel caso in cui l’intestatario del contratto non dovesse riuscire a pagare il canone pattuito, avrete titolo per chiederlo anche al fideiussore, al quale avrete ovviamente richiesto le stesse informazioni chieste al futuro inquilino.
Attenti agli inquilini che hanno traslocato troppe volte in passato…
5) È importante capire se il potenziale inquilino ha spostato troppe volte la residenza negli ultimi anni: potrebbe essere un campanello d’allarme se lo stesso non saprà fornire un’adeguata spiegazione dei continui traslochi. 6) Non fatevi convincere a firmare il contratto dal fatto che l’aspirante inquilino vi sia stato presentato da un amico e valutatelo attentamente, come se fosse un perfetto sconosciuto: il vostro amico, se ci dovessero essere dei problemi di insolvenza, non sarebbe chiamato a risponderne e probabilmente vi direbbe che ” le persone non si conoscono mai abbastanza”.
Se l’inquilino è stato presentato da un amico quest’ultimo farà da garante?
7) Ricordatevi di visionare un documento di identità per le corrette generalità: nel caso si tratti di cittadini extra comunitari è importante verificare la validità del permesso di soggiorno. La nazionalità straniera non è un potenziale indice di possibile rischio in più: un’esperienza professionale ultra trentennale mi permette di affermare che gli inquilini morosi possono essere ripartiti equamente tra italiani ed extra comunitari. 8) Chiedete al vostro interlocutore (e verificate) se possiede degli immobili a lui intestati, se sono gravati da ipoteche e se producono reddito. 9) Per importi mensili di locazioni sostanziosi richiedete una fideiussione bancaria per mettervi al riparo da una altrettanto consistente possibile morosità del canone e delle spese di amministrazione, anche tenendo conto del fatto che in caso di un inquilino insolvente voi non sarete esonerati dal pagamento dell’Imu e delle imposte che gravano sul reddito. 10) Diffidate delle persone che sono troppo di manica larga, a cui va bene tutto senza limitare le loro spese o che addirittura promettono che rifaranno gran parte della casa a loro spese.
Le spese di amministrazione devono essere versate a voi e non all’amministratore
11) Valutate anche l’abbigliamento: una persona puó anche vestire con abiti semplici ma decorosi e se è ben curata avrete qualche possibilità in più che tenga bene la vostra abitazione. 12) Con il nuovo inquilino prima di sottoscrivere il contratto, pattuite che le spese di amministrazione debbano essere versate a voi congiuntamente al pagamento del canone di locazione e non direttamente all’amministratore in modo da averne un controllo diretto, distinguendo sempre il canone dalle spese di amministrazione salvo conguaglio a fine esercizio amministrativo.
Obbligate l’inquilino alle volture delle utenze di luce, gas e acqua…
13) Obbligate l’inquilino alle volture delle utenze (se ancora disponibili) come per esempio luce, gas e acqua, al fine di non avere spiacevoli sorprese legate a consumi esagerati e bollette non pagate ma a voi ancora intestate. 14) Prima di affittare al nuovo inquilino, parlate con il suo vecchio locatore chiedendo informazioni per sapere se lui e i suoi familiari si sono comportati bene e se hanno pagato sempre il canone.
… e soprattutto non dimenticate di parlare col suo vecchio padrone di casa
15) Se affittate tramite un agente immobiliare, affidatevi a un vero professionista che oltre a conosce perfettamente questi consigli provvederà ad aiutarvi a metterli in pratica, svolgendo per voi, se non tutte, almeno una parte delle verifiche e aiutandovi a fare una prima importantissima scrematura dei possibili inquilini. Senza mai dimenticare che proprietario e aspirante inquilino sono due soggetti che “si devono piacere e rispettare” e che devono essere reciprocamente soddisfatti del rapporto che seguirà dopo la sottoscrizione del contratto di locazione”.
Un inquilino in affitto può protestare perché un altro inquilino proprietario nello stesso edificio nel fare lavori ha cambiato gli infissi delle finestre da tre ante come sono tutti a due ante ? Le finestre sono sulla facciata principale dell’edificio
Non spetta al conduttore tutelare l’eventuale lesione del decoro dell’immobile condominiale. Questa attività spetta al proprietario condomino, che dal proprio conduttore può essere informato.