Ci sono diverse “strade” per vendere o acquistare casa, per muovere il mercato immobiliare: rivolgersi a un’ottima agenzia immobiliare o a un’impresa edile; pubblicare un annuncio sulla carta stampata o in Internet; esporre un cartello vendesi; utilizzare il vecchio ma sempre preziosissimo “passaparola”… Oppure una strada nel vero senso della parola, asfaltata e con tanto di strisce bianche. Anzi, per l’esattezza, un’autostrada: la BreBeMi, direttissima per Milano per il traffico proveniente da Verona e dal Brennero che ha fatto viaggiare non solo auto e moto, tir e pullman, ma anche il mercato del mattone. Parola degli esperti di Tecnocasa che analizzando l’andamento del settore in Lombardia hanno scoperto come “l’area servita da Brebemi dal punto di vista del settore immobiliare abbia avuto segnali positivi quest’anno grazie anche alla maggior solidità della rotta. Nelle aree toccate dalla migliorata viabilità tra Milano, bassa bresciana e bergamasca si è verificato un aumento generale delle compravendite”, affermano i responsabili del centro studi del primo gruppo d’intermediazione immobiliare in franchising d’Europa, “infatti si registra un incremento superiore alla media regionale nelle aree servite da Brebemi, in particolare nelle zone di Romano di Lombardia (in provincia di Bergamo), Rovato (Brescia) e zone limitrofe”. Un miglioramento”, evidenzia Marco Anzini, team manager Tecnocasa per l’area Nord Est, ” non solo a livello residenziale, ma anche per quanto riguarda le locazioni commerciali e artigianali, con una tendenza a privilegiare zone vicine a questa nuova direttrice che consente spostamenti rapidi tra Milano, bassa bresciana e bergamasca”. Sotto i riflettori, in particolare, le aree di Montichiari e di Castenedolo, che hanno fatto registrare una sensibile crescita dii acquisti di capannoni,”grazie ai prezzi bassi ma anche alla facile raggiungibilità della Brebemi”, ma anche Treviglio e Caravaggio, a sud di Bergamo, “dove la potenziata percorribilità ha agevolato le transazioni immobiliari sia non residenziali sia residenziali. Quindi oltre a un notevole vantaggio per i trasporti, gli appuntamenti e, di conseguenza, per l’incremento del lavoro, ha aiutato molto tutti quei paesi che erano tagliati fuori da una buona viabilità e che ora stanno rifiorendo grazie ai nuovi collegamenti”. Una tendenza che potrebbe ulteriormente rafforzarsi grazie alle nuove “svolte” che la A35 Brebemi si sta preparando a “compiere” con i lavori di realizzazione dell’Interconnessione tra A35 e A4 in corrispondenza di Brescia, che verranno terminati entro la fine dell’anno, ma anche con l’inaugurazione delle due aree di servizio Adda Nord e Adda Sud realizzate e gestite con importanti player nazionali del settore, dove verranno valorizzati e venduti prodotti tipici del territorio e dove verrà impiegato personale locale, grazie agli accordi sottoscritti con i Comuni e i gestori delle aree. “L’intero territorio attraversato sta beneficiando di questa infrastruttura, in modo diretto e indiretto, tanto che lungo il percorso stanno nascendo importanti poli logistici tecnologicamente avanzati già confermati sia nell’area milanese sia verso Bergamo e Brescia come quelli in costruzione di Italtrans a Calcio (Bergamo) e di Esselunga a Ospitaletto (Breescia), a pochi metri dall’autostrada A35”, scrivono sempre i responsabili di Tecnocasa che analizzando i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e l’andamento delle compravendite nelle grandi città italiane nel 2016 hanno evidenziato come “a livello nazionale le compravendite residenziali nel 2016 sono state 528.865 con un aumento del 18,9 per cento rispetto al 2015”, mentre per quanto riguarda la Lombardia rispetto al 2015 “l’incremento delle compravendite residenziali sia stato stato del +21,4 per cento con la provincia di Bergamo che ha registrato un aumento del 19,3 per cento e la provincia di Brescia del 23,5”. Le compravendite del comparto produttivo dal 2016 al 2015 hanno invece visto un aumento del 22,1 per cento a livello nazionale e, sul locale si registra del 19,5 per cento in Lombardia, con un più 4,4 per cento in provincia di Bergamo e addirittura un più52,3 per cento nell’intera provincia di Brescia”.