“La fase negativa dell’attuale ciclo immobiliare si è esaurita e ha preso il via la ripresa, anche se i tempi della svolta tendono continuamente a dilatarsi”. Ad affermarlo sono gli analisti del 1° Osservatorio immobiliare 2016 di Nomisma che monitorando il mercato di Ancona, Bergamo, Brescia, Livorno, Messina, Modena, Novara, Parma, Perugia, Salerno, Taranto, Trieste e Verona hanno evidenziato come, “le tendenze dei mercati cosiddetti intermedi mostrino segnali più positivi rispetto a quelli delle grandi città, a esclusione di Milano e Roma”. Il tutto in un quadro che mostra, comunque, la conferma “nei primi mesi dell’anno dei segnali di lenta ripresa del mercato immobiliare italiano con i quali si era chiuso il consuntivo dell’anno 2015”. L’analisi ha evidenziato un aumento degli scambi, la riduzione degli sconti praticati sui prezzi richiesti e lo stabilizzarsi dei tempi necessari alla vendita, oltre a uno spostamento degli investitori verso i mercati di secondo livello dovuta alla scarsità di offerta di qualità disponibile nei mercati maggiori, con quasi il 53 per cento delle abitazioni vecchie di oltre 40 anni. I mercati intermedi inoltre detengono il primato in termini di incidenza delle compravendite intermediate sostenute da credito che si attestano intorno al 70 per cento rispetto al 60 per cento dei mercati metropolitani. In un quadro finalmente con un po di luci, continuano comunque a non mancare le ombre: l’ulteriore indebolimento del quadro macro-economico e l’ampliamento dell’eccesso di offerta derivante da un’accelerazione nel processo di cessione delle garanzie immobiliari, potrebbero rallentare, avvertono gli esperti, il processo di graduale risalita del mercato del mattone.
Vivo a Bergamo dove dal 2010 sto tentando, inutilmente, di vendere una proprietà immobiliare. Dopo tanti anni di mercato completamente paralizzato negli ultimi due mesi, incredibilmente quanto inaspettatamente, due privati e un’impresa mi hanno contattato per chiedere di venire a vedere la proprietà. Il mattone sta davvero ripartendo?
Non so se la provincia traini il mercato ma ho la netta impressione che il centro (in questo caso di Bergamo) stia perdendo terreno rispetto ai quartieri periferici… Sento sempre più persone che fuggono o vogliono fuggire dal cuore della città… Perchè?