Fare una perizia immobiliare non è cosa facile. Non basta essere un operatore del settore e aver venduto case. Perchè l’immobile (la casa ma anche l’ufficio o il negozio, il locale o il capannone) è un bene che sfugge a molte delle leggi più semplici della compravendita e perchè quello immobiliare è un mercato perennemente in movimento. Che dunque cambia rendendo non più valido quello che magari lo era fino a ieri. Un mercato di cui occorre dunque essere in grado di capire i cambiamenti e le nuove dinamiche, aggiornandosi continuamente affinchè le proprie conoscenze siano continuamente approfondite: in materia di valori di mercato, di normative, di obblighi. E bisogna avere sempre presente che le esigenze di chi vuole vendere rappresentano spesso l’ostacolo più grande alla cessione dell’immobile, soprattutto quando si parla di soldi e tempo. Ecco, allora, un mini decalogo con le regole d’oro per una buona valutazione immobiliare. Utile per chi svolge la professione di mediatore immobiliare, ma anche per chi vuole affidare a qualcuno la vendita o l’acquisto di un immobile. perchè non tutti gli agenti immobiliari sono davvero le persone più adeguate a valutare un immobile.
1 – Non scendere mai a compromessi
2 – Crearsi una buona e articolata base culturale e rinnovarla
3 – Sviluppare quanta più attività si può nel mercato per acquisire metodologie, dati, notizie da altri, confrontandosi in continuazione
4 – Capire quali sono le vere esigenze del cliente cercando di soddisfarle mediante un’azione professionale completa e continuativa
5 – Redigere rapporti di perizia e analisi di fattibilità in maniera sintetica, semplice e trasparente: la semplicità non è in antitesi con la professionalità, anzi
6 – Non dimenticare mai che quando si espone un rapporto di perizia e si discute con la controparte, chi ci ascolta può essere arrivato alle nostre stesse conclusioni ma non lo lascia intendere perché vuole testarci
7 – Non dare mai per scontato niente, ma verificare fin dove possibile fonti, dati, formule e risultati eseguendo anche delle controprove
8 – Non tralasciare mai di verificare i risultati raggiunti: chiudere il rapporto in un cassetto e recarsi nella zona dove c’è l’immobile o la futura potenziale operazione di sviluppo per una ricognizione
9 – Non fornire senza il consenso scritto della committenza dati, documentazioni, copia parziale o totale del rapporto e degli allegati di perizia, soprattutto in presenza di più soggetti proprietari con particolare riferimento a quelli uniti da vincoli di parentela
10 – Farsi conferire l’incarico per la valutazione o lo studio di fattibilità stabilendo compenso professionale, tempi e modi di realizzazione, modalità di consegna e di fatturazione.