La notizia brutta è che le compravendite sono calate ai livelli degli Anni 80, quella bella (se così la si può definire) è che il mercato offre opportunità uniche. Si può riassumere così l’attuale situazione del mercato immobiliare in provincia di Como, provincia “ricca” dove non è però tutto oro quello che luccica. Soprattutto in un settore, quello del mattone, in continua trasformazione. “È vero, le bellezze turistiche spingono gli stranieri a cercare casa sul Lario, con la calata dei russi che fanno incetta di ville e case da sogno sulle orme di George Clooney, Silvio Berlusconi o Richard Branson, vista lago. Ed è vero che ci sono tanti comaschi che lavorano in Svizzera con stipendi superiori alla media italiana e che quindi continuano ad avere disponibilità per investimenti immobiliari superiori ad altre province, ma la crisi del mercato immobiliare si è fatta sentire anche qui, e ormai da diversi anni”, afferma Eugenio Bianchi, presidente comasco della Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionali, che in un ritratto indubbiamente in chiaro-scuro sottolinea, preferisce comunque sottolineare qualche elemento positivo. A partire proprio da quello della possibilità di fare ottimi affari. “Questo è il periodo ideale per comprare”, afferma con assoluta sicurezza, “per chi ha un buon capitale a disposizione è sicuramente il momento buono per fare ottimi acquisti immobiliari”. Affari possibili soprattutto nel mercato dell’usato, visto che, spiega sempre Eugenio Bianchi, “i costruttori hanno molti vincoli e obblighi da rispettare e tutto ha un costo, per cui è impensabile che riescano a praticare sconti particolarmente forti. Diversa invece la situazione per gli immobili usati. Qui i ribassi che stanno subendo i prezzi al metro quadro degli immobili ci portano alle quotazioni in vecchie lire: acquistare un usato a 900 euro al metro quadrato vuol dire spendere circa un milione e 800mila lire di 15 anni fa”.
Testo realizzato da Emporio delle Parole per www.casavuoisapere.it