Com’era verde la mia valle è il titolo di un vecchio romanzo, scritto ormai quasi 80 anni da da Richard Llewellyn, che racconta la storia di una famiglia gallese di minatori in lotta per vedersi riconosciuti i propri diritti in pieno “passaggio” fra l’epoca pre-industriale a quella industriale. Come sarà verde la mia casa (e più in generale la mia città) potrebbe essere il titolo della “prefazione”di Myplant & Garden, la più importante fiera dell’orto florovivaismo, del paesaggio e del “verde” in Italia che vedrà l’edizione 2020 aprire i battenti, dal 26 al 28 febbraio, alla Fiera Milano Rho. Un evento (in una “stagione di passaggio” fra un mondo che ha visto il progresso industriale distruggere sempre più l’ambiente e uno che sogna sempre più di recuperare il “verde perduto”) che in appena cinque anni ha visto moltiplicarsi la superficie espositiva e la presenza di operatori selezionati e che con la sua Landscape Area, dedicata a tutto quanto può abbellire (e rendere più sano) l’ambiente con giardini e parchi, punta i riflettori sulla rigenerazione urbana, attraverso la gestione del verde pubblico e la “ forestazione” delle città. Un viaggio verso un futuro più verde che i visitatori potranno compiere percorrendo la “strada dell’edilizia (promenade calpestabile lunga 100 metri mosaico di pavimentazioni per esterno composto da resine, manti erbosi artificiali, collanti, ciottoli, tufo, gres porcellanato realizzato con la partecipazione di Mapei, Ipm Italia, Formula Prato, Italtufi, Bonfante, Verdevip, Bellamoli, Italgraniti, Eterno Ivica e Imperte) per raggiungere le arre che ospiteranno i convegni su questi temi, oltre alla zona espositiva in cui le aziende leader per i materiali costruttivi outdoor proporranno nuovi prodotti e soluzioni di ultima generazione.O , ancora, per raggiungere lo spazio Avatar dove incontrare i responsabili di imprese e operatori per stabilire capire come portare avanti un proprio progetto. O magari, perché no, per concordare quando aprire il cantiere sognato… Info: myplantgarden.com