C’è chi l’industria del mattone (e i proprietari di immobili che hanno bisogno di interventi di ristrutturazione) la “aiuta” a parole e chi lo fa invece con in fatti. È’ il caso dell’amministrazione comunale di Castione della Presolana, in alta valle Seriana, una delle zone turistiche più belle delle montagne bergamasche, che con l’approvazione del “Pacchetto rilancio edilizia privata” ha tagliato del 50 per cento gli oneri di urbanizzazione, ovvero i i contributi che i costruttori pagano al Comune per poter edificare e che dovrebbero essere utilizzati per costruire e gestire tutte le reti infrastrutturali che l’amministrazione mette a disposizione: dalle strade all”illuminazione pubblica, dai mezzi pubblici a scuole, fognature, per le ristrutturazioni. “Il settore edile è fortemente in crisi, situazione che si traduce in serie problematiche sociali per le famiglie con lavoratori occupati nel settore. Così abbiamo deciso di semplificare le modalità di ristrutturazione dimezzando gli oneri di urbanizzazione per le ristrutturazioni”, ha spiegato il sindaco Angelo Migliorati. Ma non è tutto: l’amministrazione ha ridotto pesantemente anche i diritti di segreteria. “Per bilanciare il mancato gettito alle finanze comunali reperiremo risorse con tagli e risparmiando sulle spese”, ha commentato il primo cittadino augurandosi che “questo provvedimento, insieme ai benefici fiscali previsti dal Governo, possa rappresentare un forte incentivo per il recupero del patrimonio edilizio. Pensiamo che di fronte alla crisi dell’edilizia sia necessario muoversi e fare quanto è nelle nostre possibilità affrontando con coraggio questa problematica e al tempo stesso garantendo un patrimonio immobiliare di qualità”. Come entità lo ” sconto” per ora, in vigore a tempo, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2017, deciso dall’amministrazione del Comune bergamasco è il più alto tra quelli adottati dalle amministrazioni comunali in tutta Italia. La riduzione è per ora limitata nel tempo: è compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2017.
Lunedì 23 novembre Matteo Renzi sarà a Bergamo per la campagna referendaria. Sarebbe bello se invitasse sul palco anche il sindaco di Castione della Presolana…. così sul palco ci sarebbe, oltre a uno che parla (peraltro molto bene) e basta, anche qualcuno che fa i fatti….
Questa è la conferma che se una pubblica amministrazione vuole può evitare di spennare come polli gli abitanti per pagarsi i propri stipendi. Perché i soldi non servono solo a realizzare le opere pubbliche, servono a far quadrare i bilanci di uffici pubblici che potrebbero far tornare i conti altrimenti (per esempio tagliando il personale – lo fanno anche le imprese private perché per lo “statale” non dovrebbe valere???) tagliando i propri stipendi (che spesso sono immotivatamente più alti che nelle aziende private….) E’ tutto questo che fa odiare agli italiani “normali” il mondo della politica e della pubblica amministrazione…
Possibile che di una notizia simila non abbia parlato quasi nessuno? Tutti d’accordo (giornali, tv, radio, siti internet….) per non disturbare i manovratori????? Queste sono le notizie che la gente vuole sapere non quelle cag… sul referendum…..
Come ha scritto l’ex presidente nazionale di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani gli amministratori pubblici chiedono sacrifici ai cittadini, ma guai a chiedere a loro di farne. Il sindaco e la giunta di questo piccolo Comune hanno dimostrato che farlo è invece possibilissimo.
Corrisponde al vero la notizia secondo cui un dirigente degli uffici tecnici del Comune di Bergamo può arrivare a guadagnare oltre 140mila euro l’anno? Perché se fosse così e per pagargli quegli stipendi fossimo noi cittadini, costretti a versare gli oneri di urbanizzazione per fare qualsiasi lavoro nella casa che abbiamo acquistato lavorando decenni e facendo sacrifici, potremmo anche incazzarci (io lo sono già e parecchio….). O no?
Certo che tagliare gli oneri urbanistici si può. Anzi si dovrebbe, se davvero si volesse far ripartire il settore edile e tutto quello che gli fa da contorno (centinaia di migliaia di produttori, venditori, posatori di materiali per milioni di immobili…. Il problema è che quei pezzenti incapaci di amministratori pubblici senza oneri urbanistici non saprebbero più come pagarsi gli stipendi….. Andate a………
Meno oneri vorrebbe dire più lavoro per tutti: quanti proprietari d’immobili da ristrutturare non fanno eseguire i lavori perché non ne vogliono sapere di sborsare cifre astronomiche per pagare una macchina burocratica che fa venire i vomito solo al pensiero? Se gli amministratori pubblici invece di pensare solo a spremere denaro lo capissero lavorerebbero progettisti e imprese, artigiani. Perché un cantiere di ristrutturazione dà lavoro a architetti ingegneri e impresari edili, muratori, falegnami, imbianchimi, indraulici, elettricisti. Si darebbe lavoro e stipendio assicurato a migliaia di lavoratori padri di famiglia(e non solo a quei mangiapane a tradimento che affollano gli uffici pubblici). Ma quel che è peggio è che gli amministratori non capiscono che è meglio incassare 30mila euro di oneri per un cantiere aperto che non incassarne 60 mila per uno che non aprirà mai perché,nessuno vuol essere tartassato!!!!!! E che è meglio incassare 30 mila euro moltiplicati per 10 cantieri piuttosto che 60mila per uno solo!!!!!