Voi abitereste in una casa costruita interamente in legno? Una domanda alla quale probabilmente molti risponderebbero di no, fornendo, altrettanto probabilmente, la stessa motivazione: la paura che, in caso d’incendio, le fiamme possano divorare l’edificio in pochissimo tempo. Niente di più sbagliato: nel caso divampasse un incendio, una casa costruita in legno brucerebbe men0 facilmente di un edificio costruito con materiali più tradizionali. Un concetto forse non facilissimo da assimilare, in particolar modo in Bergamasca, dove di certo il progetto per la realizzazione di una “casa bio” interamente in legno, ad Almenno San Bartolomeo, rappresenta una vera e propria “rivoluzione culturale”. A progettare l’edificio, una villa su un piano unico in Classe A+ immersa nel verde, sono stati gli architetti dello studio Ar.Tech architettingegneri srl di Mapello che in un’intervista rilasciata a “Case & Terreni”, l’osservatorio immobiliare realizzato da Appe Confedilizia Bergamo e L’Eco di Bergamo, hanno illustrato i molti vantaggi di questa soluzione. A cominciare proprio dalla maggior resistenza al fuoco dal momento che, ha spiegato l’architetto Filippo Malvestiti, ” una struttura realizzata in bioedilizia è molto resistente alle fiamme poiché il legno brucia solo se è sottile e arieggiato. Una parete in legno massiccio sottoposta all’azione di una fiamma a mille gradi, dopo 90 minuti aumenta la temperatura sul lato opposto di soli 1,8 gradi”.
… ha costi energetici ridotti al minimo, costi di costruzione certi e senza sorprese finali…
Ma questo è solo uno dei grandi vantaggi di una casa costruita con materiali completamente naturali, capace di garantire un impatto ambientale praticamente nullo e costi energetici contenuti al minimo, E come non bastasse, le strutture realizzate in bioedilizia hanno costi certi e determinati, come ha spiegato l’ingegner Raffaele Malvestiti, “mentre i costi di una struttura realizzata in edilizia tradizionale dipendono da molti fattori incerti. Per contro, gli edifici bio sono legati a una certa rigidità distributiva in caso di modifiche all’abitazione, ma una buona progettazione mette al riparo da questi rischi”. E non bisogna pensare che una casa bio costi troppo. “I prezzi dipendono dalla classe energetica che si vuole ottenere, dai materiali di finitura e dalle scelte impiantistiche ma, in linea di massima, sono solo leggermente più alti rispetto a quelli di un’abitazione tradizionale con le medesime caratteristiche”.
… perfino in caso di terremoto sarebbe più sicura di un edificio tradizionale
Ma come viene realizzata una biocasa in legno? “Le case progettate secondo i dettami della bioedilizia utilizzano esclusivamente materiali naturali come legno, fibra di legno, gesso, sughero, fonti di energia rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento e sono dotate di una coibentazione, acustica e termica in grado di aumentare in maniera esponenziale il comfort e il risparmio energetico”, ha spiegato l’architetto Filippo Malvestiti. “Tutte le pareti sono portanti, sia quelle di tamponamento, sia quelle interne. La struttura è costituita da un’intelaiatura di montanti verticali e collegamenti orizzontali, sempre in legno, che assicurano una grande resistenza. I solai sono costituiti da travi in legno; l’intera struttura è vincolata alle fondazioni mediante piastre metalliche a scomparsa. La leggerezza e la flessibilità del legno, unite all’efficacia dei fissaggi metallici, realizzano un organismo molto efficace, anche sotto l’aspetto sismico. E, contrariamente a quello che moltissimi pensano, sono molto resistenti al fuoco”.
Testo realizzato da Baskerville srl per www.casavuoisapere.it