
“Concilia? Qui se non conciliamo signori miei a schifio finisce”. Era questo il tormentone di un celebre spot di Carosello in cui un vigile con forte accento siculo cercava di domare i problemi del traffico invitando automobilisti e motociclisti litigiosi a conciliare. Mettendo d’accordo, come spiega il dizionario italiano, persone tra loro in contrasto, facendole riappacificare. Ma la domanda: concilia? è anche l’invito che gli amministratori di condominio e i proprietari d’immobili dovranno porre a chiunque intenda proporre una vertenza condominiale davanti all’autorità giudiziaria e che con le nuove norme è obbligato, prima di agire per vie legali, a fare preventivamente un tentativo di conciliazione presso un organismo di mediazione abilitato. Un tema attualissimo (anche considerando i milioni di liti condominiali che ogni anno avvengono e il mare di cause che soffocano i tribunali italiani dove per alcune sentenze civili occorre aspettare non più solo anni ma decenni) al centro di un convegno in programma il 12 giugno a Bergamo.
Con il convegno del 12 giugno inizia ufficialmente l’attività di Gesticond Bergamo
Un convegno particolarmente significativo anche per un altro motivo: perchè segna l’inizio ufficiale dell’attività, in provincia di Bergamo, di Gesticond, libera associazione nazionale amministratori immobiliari aderente alla Confedilizia e già operativa dal 2004 a livello nazionale, con accreditamento presso il ministero dello Sviluppo economico. Il convegno, organizzato nella sala convegni dell’Hotel Cristallo Palace in via Ambiveri, con inizio dei lavori alle 15, è aperto dal presidente provinciale di Gesticond, Fausto Cirelli, e dal presidente di Appe Bergamo Roberto Margiotta, sarà diviso in due parti: nella prima verrà esaminato il procedimento di mediazione in generale con relatrice l’avvocato Paola Giammaria, membro dell’Organismo di mediazione presso l’Ordine degli avvocati di Bergamo; nella seconda l’avvocato Fabrizio Bruno Guizzetti, responsabile del Centro studi Gesticond per l’Italia Nord-Ovest, illustrerà invece le peculiarità della mediazione nelle vertenze condominiali.
Vorrei chiederVi un consiglio su come comportarmi in merito a una questione condominiale che non riesco a risolvere. La questione è questa: nell’ultima assemblea sono state notificate delle spese relative a risarcimento danni e spese legali per delle cause giudiziarie dove il condominio è stato giudicato soccombente. Dette azioni legali sono state intraprese dal condominio nel 2013 mentre io ho acquistato casa solo a giugno del 2016. Ho scritto una email bonaria all’amministratore spiegandogli di richiedere tali spese al vecchio proprietario in virtù del fatto che le azioni legali sono state deliberate quando io non ero ancora condomino. Tuttavia, ieri ho trovato nella cassetta postale le bollette relative al pagamento di tali spese a mio nome. Come devo comportarmi? Posso rifiutarmi di pagare tali spese in virtù del fatto che le azioni legali sono state deliberate quando io non ero ancora proprietario e oltretutto sono antecedenti ai due anni rispetto alla data in cui ho comprato?
E in tal caso cosa rischio? Posso essere passibile di un decreto ingiuntivo? Vi sarei infinitamente grato se poteste esprimere un suo parere al riguardo. Cordiali saluti.