Tutto quello che avreste voluto sapere sulla casa (e non avete mai chiesto)

L’inquilino non mi paga il canone d’affitto da mesi: cosa faccio? Devo dare all’agenzia immobiliare il mandato in esclusiva? I muratori da che ora del mattino possono cominciare a far rumore?  Il bonus sugli elettrodomestici vale solo per chi ristruttura? Si può essere multati per aver venduto casa a un prezzo troppo basso? Sono solo alcune delle moltissime domande che i lettori di www.casavuoisapere.it hanno già rivolto agli esperti a loro disposizione  on line per consigli e chiarimenti: l’avvocato Giangiacomo Alborghetti, il suo collega (e mediatore) Gaetano D’Andrea, il notaio Guido De Rosa, il commercialista Andrea Boreatti. Se avete dei dubbi non esitate a scrivere. Cliccate qui per rivolgere la vostra domanda all’avvocato. Cliccate qui per rivolgere la vostra domanda al mediatore.  Cliccate qui per rivolgere la vostra domanda al notaio. Cliccate qui per rivolgere la vostra domanda al commercialista.

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  • Carla ha detto:

    Vorrei sapere se un agente immobiliare può essere denunciato per violazione della legge sulla privacy quando chiede il nominativo del proprietario di un alloggio ai vicini di casa o se la persona da denunciare è il vicino che fornisce il nominativo. Grazie.

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti Apiconf Lombardia Est ha detto:

      Buongiorno signora, non ritengo che esistano gli estremi per una denuncia penale nella fattispecie da Lei rappresentata. Tenga conto che i nominativi dei soggetti titolari di diritti reali su beni immobili sono iscritti presso registri pubblici a cui è consentito l’accesso.

  • Manuela ha detto:

    Vorrei sapere se le spese per intermediazione immobiliare fino a un massimo di 1000 euro possono essere detratte in caso di affitto con riscatto per la dimora abituale dove ho spostato la residenza, vivo abitualmente e fra 3 anni acquisterò con atto di compravendita.

  • Enrico (Padova) ha detto:

    Ho dato in affitto un appartamento a Padova a una società per uso abitativo di un suo dipendente. Posso scegliere la cedolare secca? Se si, posso farlo da questo stesso anno per l’affitto percepito nel 2018? Grazie della risposta. Cordiali saluti

  • Giovanna Carla Balestra ha detto:

    La casa che mi verrà affidata confina con passante ferroviario Bassano Trento a 20 m dal confine, vorrei sapere quanto si deprezza una proprietà avente passante ferroviario molto molto vicino al confine. Alcune settimane fa ho sentito il presidente Trump, affermare che una casa perde il 75% del valore, quando passa ferrovia o grande aereoporto. La casa trema quando passa il treno, ci si abitua a tutto, ma credo che se dovessi vendere il treno mi abbasserebbe molto il prezzo. Ma di quanto?

    • Gianfederico Belotti (direttore Valore Casa& Terreni) ha detto:

      Gentile signora Giovanna Carla Balestra, non c’è bisogno di scomodare il presidente degli Stati Uniti per comprendere come una casa a 20 metri dal sedime ferroviario, i cui muri tremano al passaggio del treno, abbia un tal deficit da rendere la sua commercializzazione pressoché impossibile.È pur vero che ogni immobile comunque fa storia a sé e andrebbe visionato per comprendere eventuali diversi utilizzi. Cordialità

  • Massimo Finato ha detto:

    Ho messo in vendita un immobile di mia proprietà con un’inserzione su internet. Mi ha contattato un agente immobiliare proponendo il suo servizio, gli ho risposto che ero in attesa di una risposta da mia sorella e se avesse rinunciato all’acquisto mi sarei rivolto a lui. Così ho fatto firmando un contratto nel quale affidavo a lui la vendita. Nell’arco di circa un mese lui ha pubblicizzato l’immobile e organizzato un paio di visite con potenziali clienti senza comunque che nessuno di loro presentasse formale offerta. Nel frattempo mia sorella ha deciso di acquistare l’immobile e abbiamo fissato in sabato prossimo l’incontro privato per il preliminare e il versamento dell’acconto. Ho informato l’agente dicendogli che ero disposto a riconoscergli una somma in denaro a fronte del lavoro svolto. Lui mi ha chiesto il 2% che avevamo concordato in caso di vendita da parte sua (su 160000 euro si tratta di 3200 euro) con uno sconto di 700 euro quindi me ne chiede 2500. Alla luce del fatto che mia sorella non è un cliente da lui procurato ed esisteva prima della firma del contratto, e che non ha concretamente alcun acquirente interessato non è troppo alta la cifra richiesta? Quale potrebbe essere un compenso adeguato al mese di promozione che l’agente ha fatto dell’immobile e del tempo investito per le due/tre visite fatte? Grazie. Cordiali saluti. Massimo Finato 3404906408

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti Apiconf Lombardia Est ha detto:

      Buongiorno Massimo, nel caso da lei rappresentato ritengo che la questione da definire sia non già quanto sia corretto riconoscere al mediatore ma se è corretto riconoscere o meno qualcosa al mediatore.Senza entrare troppo in dettagli tecnici è fondamentale capire quale è l’accordo intercorso tra Lei e l’agente immobiliare: se l’accordo prevede che il mediatore avrebbe percepito un corrispettivo anche nel caso in cui lei avesse venduto l’immobile a sua sorella Lei è tenuto a pagarlo nella misura convenuta, viceversa se Lei non si è impegnato in tal senso non è tenuto a versarlo.
      Tenga presente che, in caso di contestazioni, l’oggetto del vostro accordo sarà documentato dal contratto che Lei ha sottoscritto e, quindi, in quel documento troverà la risposta alla sua domanda.

  • Romina ha detto:

    Ho un dubbio. Vorrei acquistare una casa che ho visto.La banca mi ha detto che mi eroga il 100%, io però avrei bisogno di coprire con il mutuo le spese notarili e di Agenzia e possibilmente arredo. Come potrei procedere? Grazie anticipatamente

    • Fabio Gatti Widiba ha detto:

      È una domanda alla quale non si può dare ufficialmente e formalmente una risposta positiva. Si può tentare o trovare qualche soluzione parziale attraverso un colloquio individuale con un collaboratore del mediatore creditizio o con il personale di qualche banca che propone mutui al 100 per cento. L’arredo sicuramente è da finanziare con un prodotto diverso dal mutuo.

  • Iri ha detto:

    Sto per firmare un contratto di locazione a uso commerciale e la settimana dopo firmerò per ricevere in donazione una casa di famiglia dove vorrei trasferire la mia residenza e che diventerà mia dimora abituale.Il venditore dell’agenzia mi ha detto che nella voce del contratto: “17) A tutti gli effetti del presente contratto, interpretazione, esecuzione, risoluzione, comprese la notifica degli atti esecutivi e ai fini della competenza a giudicare, il conduttore elegge domicilio nei locali a lui fittati e, ove più non li occupi o comunque detenga, presso l’Ufficio di Segreteria del Comune di **” Si intende che il mio domicilio sarà fittizio e volendo posso intestare le utenze ad altra persona? È così? Ci sono problemi con il primo contratto dato che lo firmo per primo? Con la seconda fila dichiaro che è quella la mia dimora abituale e in automatico l’altra diventa la seconda? Oppure essendo a uso commerciale non è comunque una seconda casa?

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti Apiconf Lombardia Est ha detto:

      La clausola da Lei evidenziata costituisce la cosiddetta elezione di domicilio del conduttore. In buona sostanza Lei legittima il locatore a notificarLe tutti gli atti relativi al contratto presso l’immobile locato sino a quando occupa e detiene l’immobile e, successivamente, presso la casa comunale. Ciò anche in deroga alle norme generali in tema di notifica presso la residenza del conduttore. Tenga presente che ciò non influirà sulla sua residenza “ufficiale” così come la definisce, né con la possibilità di intestare o meno le utenze. Ciò che invece deve tenere bene a mente è che le comunicazioni che il locatore dovesse inviarLe in ossequio a tale clausola sono valide, se perfezionatesi, indipendentemente dal fatto che Lei abbia ricevuto e conosciuto effettivamente tali comunicazioni.

  • Alessio ha detto:

    Dall’atto notarile dell’acquisto di due unità immobiliari da accorpare sovrapposte come prima casa entro quanto tempo devo presentare la domanda in Comune?

  • Leonardo Giannese ha detto:

    Mio figlio convive con una compagna dalla quale ha avuto un figlio, che ora ha 10 anni. Anni prima che nascesse il bambino, mio figlio mi ha donato una casa, che ora ho deciso di vendere ma il notaio al quale gli acquirenti si sono rivolti dice che ci sono difficoltà a vendere per la casa è frutto di una donazione: desidero sapere, cosa posso fare per ovviare eventuali impedimenti e riuscire così a rogitare. Grazie

  • Sandra Manzo ha detto:

    Due anni e mezzo fa ho preso in affitto un appartamento a Roma. Sono stata e sono tuttora sempre precisa nel pagamento del canone di affitto.
    Un anno fa ho perso il lavoro e ho chiesto al proprietario di casa di poter abbassare il canone da 900 euro al mese, a 800 euro al mese. Non ha mai accettato la cosa, ho fatto più volte questa richiesta. Vivo di Naspi e del mantenimento del mio ex marito a casa siamo 3 io e i miei due figli di 21 e 18 anni, inoltre io ho una patologia che mi da un 67 ‘/. Di invalidità. Sono 5 mesi che non potendo fare diversamente verso il canone di affitto entro il 10 del mese ma invece di 900 verso 800 euro. Il proprietario mi ha già mandato due raccomandate… io non ho possibilità di fare diversamente. La domanda è: può darmi lo sfratto? Se così fosse dopo quanto ci troviamo in mezzo ad una strada? Nella speranza di ricevere una sollecita risposta ringrazio infinitamente.

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti Apiconf Lombardia Est ha detto:

      Purtroppo la legge prevede che se la morosità del conduttore supera le due mensilità il locatore possa richiedere la convalida dello sfratto per morosità. Fino ad allora la procedura di sfratto non è ammessa. In ogni caso tenga conto che dall’inizio della procedura può passare un periodo di tempo piuttosto lungo che, in alcuni casi, tra cui immagino anche il Suo, può arrivare a superare l’anno. Il consiglio che le posso dare è quello di continuare a ricercare una soluzione con il proprietario dell’immobile e, in ogni caso di seguire attivamente tutta la procedura in modo da poter far valere anche le sue ragioni.

  • Carlo ha detto:

    Vorei sapere se e’ possibile vendere la mia parte di abitazione pur rimanendo in casa.

  • Maurizio Lettini ha detto:

    Vorrei entrare in contatto con imprese edili che effettuano la permuta immobiliare nella zona di Perugia.

  • Alfredo Cirrincione ha detto:

    Nel nostro condominio finalmente si è potuto eseguire il lavoro di rifacimento di una facciata. A lavoro ultimato l’amministratore ha mandato il saldo consuntivo con un notevole aumento dei costi, dovuti anche alla variazione del capitolato. A seguito delle rimostranze di noi condomini, l’amministratore ha mostrato l’ultima offerta, che la ditta appaltatrice aveva consegnato l’anno precedente, di cui l’assemblea non era stata informata e che quindi non era mai stata approvata. Possono i condomini non pagare il maggior costo non approvato? Si può chiedere all’amministratore il risarcimento del danno economico avvalendoci della Polizza Fabbricato la cui clausola “Responsabilità Civile dell’Amministratore”, contempla il risarcimento danni dovuto allo smarrimento dei documenti, considerando che l’ultima offerta sarà stata dimenticata in qualche cassetto? In questa situazione come è meglio agire? Ringraziandola porgo cordiali saluti

    • Dottor Vincenzo Vecchio Apiconf Lombardia Est ha detto:

      Trattandosi di rifacimento della facciata e non di semplice riparazione si configura una spesa di carattere straordinario e non ordinario.
      Sarebbe utile sapere quale sia stato il costo sostenuto o preventivato e l’ammontare medio delle quote per singolo appartamento questo al fine di una migliore qualificazione della spesa come straordinaria. Se come sembra è una manutenzione straordinaria bisogna far riferimento a due disposizioni: l’articolo 1135 del Codice civile prevede (n. 4 del comma 1) che alle opere straordinarie provvede l’assemblea costituendo obbligatoriamente un fondo speciale di importo pari all’ammontare dei lavori; quindi l’amministratore non può, a pena di nullità della delibera, appaltare opere se non c’è una preventiva deliberazione di costituzione del fondo come su indicato. Se fa spese superiori deve avere una ratifica dell’assemblea, diversamente risponde personalmente e la ditta non può agire contro il condominio o i condomini.
      Al successivo comma 2 dell’articolo 1135 del Codice civile si stabilisce che l’amministratore non può ordinare lavori di manutenzione straordinaria, salvo che rivestano carattere urgente, ma in questo caso deve riferirne nella prima assemblea, il rifacimento della facciata non rientra in questo potere autonomo dell’amministratore.Per rivalersi sulla assicurazione polizza globale fabbricato bisogna verificare se copre effettivamente la responsabilità civile dell’amministratore, su tale punto occorre però, per dare risposta, avere il testo della polizza. Cordiali saluti.

  • Manuela ha detto:

    Mi rendo conto che la domanda, apparentemente banale, è in realtà difficilissima ma qualcuno potrebbe provare a darmi una risposta supportata da dati e analisi, non campata per aria: oggi conviene comprare casa o quei soldi (pochi) conviene tenerli in bannca o investirli diversamente? Grazie.

  • Oliviero ha detto:

    Sto acquistando una seconda casa che si trova esattamente sopra l’attuale appartamento in cui risiedo. Vorrei unirli con una scala a chiocciola.
    Vorrei sapere se in questo caso posso considerare le due unita’ immobiliari come una prima casa e quindi non pagare l’Imu essendo prima casa. Grazie e cordiali saluti.

  • Daiana ha detto:

    Ho messo in vendita la mia casa tramite un’agenzia immobiliare con contratto di esclusiva… Mel mentre che vendo il mio ragazzo vuole comunque acquistarne metà cosi da averne 50 e 50. L’agenzia ha qualche diritto su questo contratto?

  • luca65vi ha detto:

    La mia ragazza ha chiesto informazioni a un agenzia su un immobile e ha ricevuto la scheda dell’immobile via mail. Al momento la casa non ci interessava. Dopo un mese conosciamo il proprietario tramite amicizie comuni e stiamo procedendo privatamente a un ‘offerta. L’immobile è stato visto solo privatamente senza nessuna mediazione dell’agenzia. L’agenzia a rogito effettuato può chiedere a noi il pagamento del servizio?

  • Roberta ha detto:

    Ho fatto acquistare un appartamento a mio figlio, 95% lui 5% io, ora lui non paga le spese condominiali e l’amministratore vuole farmi pignorare 1 /5 del mio stipendio. Cosa dice la legge…

  • Avvocato Giangiacomo Alborghetti Apiconf Lombardia Est ha detto:

    In qualità di comproprietario lei è tenuto al pagamento in solido con suo figlio delle spese condominiali. Temo che il rischio di un’azione di recupero credito nei suoi confronti sia fondata. Le consiglio di trovare un accordo con l’Amministratore onde evitare inutili ricarichi di oneri giudiziali. Cordiali saluti.

  • Un genitore ha detto:

    Egregio avvocato Alborghetti, le scrivo per sottoporle un caso che penso sia comune a centinaia di migliaia di famiglie italiane. Sono il papà di una studentessa fuori sede che, con l’emergenza Coronavirus, non ha più potuto lasciare la città di residenza (in questo caso Bergamo, la provincia più colpita dall’epidemia di polmonite) e chissà per quanto tempo non potrà farlo, non potendo dunque, per causa di forza maggiore, tornare nella città in cui studia (in questo caso Bologna). La domanda è: non potendo (non non volendo….) tornare a utilizzare l’appartamento che ha preso in affitto insieme ad altre due studentesse è comunque obbligata a pagare regolarmente il canone? Grazie per la risposta che vorrà fornirmi.

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti, Apiconf Lombardia Est ha detto:

      In questi momenti difficili stiamo consigliando a tutti i clienti di cercare di instaurare un dialogo costruttivo con tutti i propri clienti, fornitori o controparti contrattuali. Gli obblighi contrattuali devono, infatti, in linea di principio essere rispettati e la causa di forza maggiore è intesa come impossibilità di adempiere la propria prestazione (in questo caso il pagamento del canone di locazione). E non come impossibilità soggettiva di beneficiare dell’obbligazione altrui. Il consiglio allo stato, in mancanza di provvedimenti specifici emessi dalle autorità competenti sul punto, è quello di cercare di concordare con il locatore un nuovo accordo che tenga conto della condizione oggettivamente mutata e delle nuove esigenze.
      Cordiali saluti

  • Martina ha detto:

    Ho affidato a un’agenzia la vendita di un appartamento e avevamo concordato un importo di vendita, solo che non vendendo l’agente ha abbassato l’importo e ora mi viene fatta una proposta di acquisto per quel prezzo e mi viene detto che sono obbligato a vendere anche se non ho firmato la proposta: é vero?

  • Alessia ha detto:

    A inizio anno ho dato mandato, in esclusiva, per un anno a un’agenzia immobiliare la vendita di un immobile. Ora, grazie a un amico, sono stato contattato da un imprenditore privato interessato ad acquistarlo per ristrutturarlo e venderlo. L’impresario non vuole però “passare” attraverso l’agenzia alla quale dovrei, a questo punto corrispondere oltre alla percentuale da “venditore” anche quella per conto dell’acquirente. Non esiste un’altra via? Se dovessi annullare l’esclusiva quanto dovrei riconoscere all’agenzia (il mandato scade a dicembre 2020)? Ps: può essere determinante il fatto che dal 15 gennaio a oggi l’agenzia non ha portato un solo potenziale cliente interessato? Grazie.

  • Matteo ha detto:

    Buongiorno,devo andare a vedere un’abitazione, vecchia, che è stata ereditata.L’unico problema è che il venditore mi venderebbe 80% perché il restante 20% è dell’altro ereditario (intenzionato anche loro a vendere) essendo deceduto da poco stanno facendo le carte per la successione, cosa devo fare e chiedere e a che cosa devo stare attento?

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti, Apiconf Lombardia Est ha detto:

      L’acquisto da Lei prospettato va verificato con molta attenzione. Innanzitutto deve avere la certezza di divenire proprietario del 100% delle quote di proprietà dell’immobile se non vuole dover gestire scomode convivenze. Nell’ambito successorio questo è un problema purtroppo molto diffuso, si sinceri, quindi, di ottenere il consenso alla vendita di tutti gli eredi prima di assumere qualsiasi impegno. Per quanto attiene, poi, alla verifica formale e sostanziale necessaria per un acquisto sicuro dovrà fare riferimento a un professionista di fiducia che verifichi l’assenza di abusi o problemi tecnici che possono inficiare il suo diritto di godimento dell’abitazione e, soprattutto, garantirle che sta facendo un buon affare: spesso i costi di una ristrutturazione o della regolarizzazione di un immobile vetusto sono di gran lunga maggiori di quelli che un occhio inesperto potrebbe immaginare.

  • Jennifer ha detto:

    Io e mio marito abbiamo acquistato una villa bifamiliare divisa orizzontalmente (l’appartamento sopra è mio, prima casa senza autorimessa, e quello al piano terra di mio marito, seconda casa con autorimessa) quindi la casa è tutta di nostra proprietà compreso il giardino che però è in comune fra me e mio marito (appartamenti divisi con giardino in comune con un unico subalterno). Avremmo intenzione di realizzare un’autorimessa interrata in comune fra me e mio marito usufruendo del recupero fiscale del 50% (quindi metà recupero io e metà mio marito, entrambi lavoriamo e abbiamo capienza Irpef). Il problema sorge nelle fatturazioni perchè il mio appartamento non avendo un box, quello che andremo a realizzare (di pertinenza a entrambi gli appartamenti con unico subalterno) sarebbe per me autorimessa di pertinenza al mio appartamento e quindi Iva al 4%, mentre per mio marito sarebbe di pertinenza al suo appartamento che è seconda casa e quindi Iva al 10%. La domanda è questa: siccome l’autorimessa sarà indivisa le fatture avranno Iva al 4% o a 10% oppure per ogni fornitore dovrò far dividere l’importo imponibile al 50% e sulle mie fatture verrà applicata Iva al 4% e quelle di mio marito Iva al 10%. Grazie per la disponibilità.

    • Umberto Bisesti, dottore commercialista ha detto:

      “In caso di acquisto o realizzazione del box pertinenziale in comproprietà con il coniuge (cosi come per l’abitazione) se uno solo dei due coniugi possiede i requisiti prima casa, l’acquisto del box o il contratto di appalto per la sua realizzazione è soggetto all’applicazione dell’aliquota Iva del 4% per la parte di corrispettivo contrattuale fatturato al coniuge in possesso dei requisiti prima casa e in parte al 10% per la quota realizzata come pertinenza seconda casa (n. 21, 39 tabella A, Parte II o del n. 127-terdecies e quaterdecies Tabella A, Parte III, Dpr 633/72).”

  • Pino ha detto:

    Vorrei sapere se comprando un’immobile e dando il 95 % della proprietà a mia moglie e il restante 5% a me, cosa comporta in caso di divorzio, lei può rivendere l’immobile? Lo può affittare? Io posso oppormi?

  • Marzia ha detto:

    Vorrei porre due quesiti. Nel 2014 avevo firmato un contratto con un’agenzia immobiliare che durante il mandato aveva fatto vedere la casa ai signori X. Scaduto il mandato i signori X si sono rivolti a me per vedere la casa senza dirmi di averla già visitata con l’agente. Successivamente a ottobre 2015 ho firmato un nuovo mandato con l’agenzia aggiungendo una clausola per cui se avessi venduto la casa ai signori X in una trattativa privata non avrei dovuto nessuna provvigione all’agente. Concluso questo mandato la casa è stata venduta ai signori X. Ora l’agente mi chiede il 2% di provvigione sulla base della visita alla casa fatta nel 2014: la provvigione è dovuta oppure vale la clausola del contratto 2015 che secondo qualche norma annulla il contratto precedente? La seconda questione è la seguente: il contratto 2015 è firmato da me in quanto proprietaria, ma l’agente ha inviato una proposta di acquisto mettendo in copia conoscenza anche l’indirizzo di mio marito. È una violazione della privacy? Esiste un riferimento normativo?Grazie mille.

  • Maria Vittoria ha detto:

    Ho un appartamento bilocale con un angolo cottura dove anni fa fu istallata una stufa a gas con forno elettrico misura 45×55. Dovendo ora cambiare la cucina a gas non riesco piu’ a trovare sul mercato una cucina di queste dimensioni. Se possibile, vorrei sapere dove posso rivolgermi. Ringrazio anticipatamente

  • Stefania ha detto:

    Ho incaricato un’agenzia di mettere in vendita il mio appartamento: prezzo concordato euro 400.00.00, a me sarebbero andate 380.000.00. Poco prima della scadenza del mandato, l’agenzia mi ha comunicato una proposta di acquisto di euro 325.000.00 che io non ho accettato. In uno dei paragrafi del contratto “compenso per l’agenzia incaricata” c’è scritto che anche in caso di mancata conclusione dell’affare dovrà essere comunque riconosciuto da parte del conferente l’incarico un compenso in favore all’agenzia incaricata per aver questa impegnato la propria organizzazione nella ricerca del terzo interessato all’affare nel seguente caso: – mancata accettazione nel periodo di incarico in assenza di giustificati motivi giuridicamente rilevanti di una proposta di acquisto conforme all’incarico stesso.
    Mi chiedo: conforme è riferito alla cifra concordata alla stipula del contratto con l’agenzia (euro 400.00/380.00) o alla proposta di acquisto (euro 325.000). Posso ritenermi svincolata se non accetto la proposta inferiore senza alcuna penale? Grazie per la vostra attenzione.

  • Leo ha detto:

    Se nel 2006 ho acquistato un immobile in un altra regione, e non ho usufruito delle agevolazioni fiscali perché non avevo la residenza in quel luogo ma in un altra regione, se oggi acquistassi dove ho la residenza, potrei avere le agevolazioni fiscali?

  • Claudio ha detto:

    Siamo 2 amici e dobbiamo ristrutturare un immobile a Milano. Si ricavano 2 bilocali della stessa superficie. Uno ha un solo affaccio quindi un ‘aria sola e l’altro ha 2 affacci opposti, quindi 2 arie opposte. Poichè vogliamo le cose giuste quanto può valere in più il due arie basandoci solo si questo parametro? Grazie mille

  • Caterina Maggia ha detto:

    Siamo tre soci e abbiamo creato un’azienda agricola, dovremmo rifare il tetto di un immobile agricolo (non abitativo) è possibile detrarre le spese al 50% e cedere eventualmente il credito ad una banca? Grazie

  • Francesca ha detto:

    Ho fatto una proposta per acquisto di un immobile, la proposta è stata accettata, la proprietaria tuttavia non si trova nella città in cui si trova l’immobile oggetto della compravendita e non vuole lasciare le chiavi della casa neanche all’agenzia immobiliare che ha regolare mandato. Sarebbe dovuta venie in città in questi giorni ma causa maltempo e causa pandemia non viene più. Conclusione: proposta accettata a Natale, date di compromesso e rogito stabilite, ma non riesco a entrare in casa per prendere le misure con l’architetto e farmi fare un preventivo lavori.
    In questi casi l’agenzia non può far nulla? Oltre ai generici obblighi legali che sorgono in capo all’agente immobiliare non si può in questo caso particolare “obbligare” la signora a spedire le chiavi tramite corriere?

  • Loria Brambillasca ha detto:

    Salve sono un locatore di un appartamento ho un dubbio che spero voi possiate togliermi. Ho un’inquilina da 3 anni, qualche giorno fa c’era da fare la revisione della caldaia, la conduttrice mi dice che vuole pagare metà del costo perché arrivata solo da 3 anni e visto che la revisione si fa ogni 8 …. . Io personalmente sapevo che era a carico del conduttore sempre. Attendo con ansia una V.S risposta grazie mille.

  • Luca ha detto:

    Spett.le Cosavuoisapere, alla scadenza del mandato ho conferito l’incarico a una nuova agenzia immobiliare. A distanza di due mesi, mi sono ritrovato di fronte un acquirente che già aveva visitato il mio immobile con la prima agenzia. Qualora dovessi concludere la transazione con questo cliente, potrei essere citato dalla prima agenzia che ci ha messo per prima in contatto? In attesa di un riscontro, saluto cordialmente

  • Chiara ha detto:

    Buongiorno, vorrei chiedere un chiarimento. Se due persone hanno due appartamenti confinanti e due mutui distinti per singola unità abitativa presso la stessa banca, (un appartamento è stato acquistato nel 2019 e uno verrà acquistato nei prossimi mesi) e vorrebbero unirli catastalmente (già parlato con un geometra), per la gestione dei mutui cosa cambierebbe?

  • Massimo ha detto:

    Da quasi due anni nel terreno confinante al mio dove abito è iniziato un cantiere per due villette appartenenti a un unico proprietario. Il cantiere sta andando avanti molto lentamente e da circa due mesi non è totalmente bloccato. Non ci sono previsioni di chiusura dei lavori e le villette sono abbondantemente indietro considerato I tempi già trascorso Per noi vicini i fastidì derivanti da una così lunga gestione del cantiere sono evidenti , e per questo desideravo sapere se esiste in termini di legge un tempo massimo in cui in cantiere può rimanere aperto e se no, che cosa si può fare per sollecitare la proprietà ad accelerare. Grazie

  • Giovanni Di Poi ha detto:

    Buongiorno,

    ho visto un annuncio di vendita di una unità immobiliare localizzata nel mio condominio ed adibita ad ufficio con una falsa indicazione in locandina di “trilocale con 2 camere”. Conoscendo dove si trova l’ unità e le caratteristiche particolari del fabbricato che non consente trasformazioni d’ uso ho scritto all’ Agenzia che mi ha risposto che la trasformazione e’ comunque possibile, mentre a tutti gli effetti non lo e ‘sia per motivi contrattuali che per requisiti di scarico per l’ impossibilità di adeguamento del sistema fognario. Puo’ un’agenzia immobiliare mettere in vendita una unità immobiliare con una differente destinazione d’uso nell’ipotesi di un futura possibile trasformazione? Come posso agire per tutelare un possibile acquirente da un acquisto facile di una unita’ immobiliare non congruente alla destinazione d’uso certificata dal certificato di agibilita’ originale? Esiste un organismo che tuteli gli acquirenti da agenzie che vendono con facilita’ immobili con destinazioni non corrette?

  • Attilio ha detto:

    Vorrei rivolgere una domanda all’avvocato Alborghetti: cosa si intende per “persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione? Sono una delle “categorie” per le quali è prevista una proroga dell’agevolazione del Superbonus per le ristrutturazioni al 2025, ma “descritte” nel linguaggio burocratese che lo Stato utilizza per non far mai capire nulla a noi poveri ignoranti non lasciano capire nulla. Grazie per l’eventuale delucidazione.

  • Isabella ha detto:

    A marzo 2021 firmo un preliminare per l’acquisto di un appartamento con rogito il 7 novembre; a inizio ottobre vengo informata dall’agente che esiste un vincolo sull’immobile inerente alla pubblica edilizia comunale vincolo di 20 anni (io ereditereró 8 anni rimanenti) e che secondo tale convenzione i proprietari possono vendere l’immobile solo dal 31 novembre 2021… Tutto questo l’ho scoperto chiedendo carte per il mutuo… Su chi ricade la colpa? Se l’avessi saputo non avrei comprato quell’immobile… A luglio vendetti casa mia andando in affitto. Dopo trattative e fatto stilare un nuovo contratto preliminare dall’avvocato di famiglia il 07 novembre ho preso possesso dell’immobile (PURTROPPO NON AVEVO ALTRE SCELTE MI RITROVAVO CON PROLE E MARITO IN STRADA visto che il contratto d’affitto si concludeva). Il rogito sarà possibile solo a gennaio perchè l’agente immobiliare sollecitato dai sottoscritti e dalla Banca che doveva fare il rogito doveva inviare il nullaosta da parte del Comune (sempre per la convenzione ERP in essere…), nullaosta che è arrivato dopo molto tempo… Finalmente dopo varie peripezie forse ci sarà il rogito ma possibile che devo pagare tutta la percentuale richiesta (3% più IVA) all’agente immobiliare quando è palese che questi è stato inaffidabile ed inadempiente?

  • Isabella ha detto:

    Buon giorno, vorrei sapere chi paga i danni arrecati alle aree condominiali ( piscina e parco ) provocati a turisti mordi e fuggi di 2 appartamenti trasformati in B&B. I turisti sempre stranieri, sono irreperibili. Il residence a chi si deve rivolgere? Grazie. I. U. Lago di Garda, VR

  • Massimiliano ha detto:

    Buongiorno, è sempre possibile sopraelevare se si diminuisce il peso? Nella fattispecie, il progetto sarebbe quello di eliminare il tetto, e le putrelle in cemento armato che lo reggono, per costruire un appartamento in legno. È sempre possibile? Oppure bisogna dotarsi di un certificato di staticità? Di che autorizzazione si necessita? Grazie

  • Francesca ha detto:

    Ho appena acquistato la mia prima casa ma nel frattempo ho ereditato un 1|5 di casa di mia madre. Questo ultima a livello burocratico mi risulta seconda casa??

  • Carmen ha detto:

    Salve. Ho ereditato una casa e il mio vicino che ha un bar al pianterreno intenderebbe prenderla in affitto come punto di appoggio (non si sa a quale prezzo) ma vorrebbe subaffittarla a suoi amici per due tre mesi l’anno -no b and b, mi ha assicurato – per poter rientrare nelle spese. Tutti mi dicono peró di non fidarmi anche se per me sarebbe comodo avere un ‘entrata mensile assicurata senza dover fare nulla. Ci sono accorgimenti particolari per capire se si tratta di una cosa fattibile e seria? Grazie.

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti, Apiconf Lombardia Est ha detto:

      Buongiorno Carmen, non ci sono particolari controindicazioni per realizzare il progetto che ha delineato. Lei può concedere in uso l’immobile con facoltà del suo conduttore di sub affittare nel rispetto delle norme vigenti e in particolare a quelle relative alla destinazione d’uso dell’immobile. Le consiglio, in ogni caso, di farsi assistere da un professionista di sua fiducia per la stipula dei contratti relativi che dovranno tener conto delle specifiche esigenze.

  • Cinzia ha detto:

    Devo vendere un immobile, da azienda a privato, a un prezzo inferiore perché per il suo attuale stato e vari altri motivi nessuno lo comprerebbe mai a quanto vale in base alla rendita. Il compratore è comunque disposto a versare le imposte e tutto il resto in base al valore catastale e quindi lo Stato incasserebbe quello che pretende. L’impiegata del notaio sostiene che anche in questo caso arriva l’accertamento, anche se facciamo fare la perizia giurata che vale meno. E’ vero ? Perchè mi sembra assurdo dal momento che lo Stato incassa quello che vuole. Per risolvere potrei fare la vendita al prezzo intero ed emettere una nota credito successiva a storno dell’importo non corrisposto ? Grazie

    • Avvocato Giangiacomo Alborghetti, Apiconf Lombardia Est ha detto:

      Il caso che prospetta Cinzia è piuttosto frequente. Semplificando possiamo dire che lo Stato considera anomali e, quindi sottopone ad accertamento, tutti quegli atti di cessione di proprietà immobiliare in cui il valore di cessione è significativamente inferiore rispetto alla media degli atti per immobili con caratteristiche simili. Chiaramente, però, il prezzo di cessione di un immobile viene determinato anche dalle condizioni oggettive dello stabile.
      Così, ad esempio, due appartamenti di dimensioni analoghe, edificati nello stesso periodo e posti nella stessa via della stessa città possono avere un valore diverso poiché il primo immobile è in perfette condizioni a seguito di una ristrutturazione recentissima ed il secondo, invece, è in pessime condizioni stante la mancanza di qualsiasi manutenzione. In questo caso sarebbe corretto che il secondo immobile venisse compravenduto ad un prezzo inferiore ed è altresì opportuno munirsi di una perizia di stima che certifichi le condizioni dell’immobile da allegare al rogito. Ciò non fornirà la certezza che non verrà azionato un accertamento da parte dello Stato. L’accertamento, però, potrà essere impugnato dal venditore/acquirente e all’interno del procedimento di impugnazione potranno essere fatte valere le ragioni che legittimano il prezzo corrisposto.

  • Barbara ha detto:

    Ci siamo rivolti a un agenzia x vendere e comprare, casa nostra era regolare, abbiamo però scoperto che la casa che vogliamo acquistare aveva diversi abusi edilizi che il proprietario ha risolto ,il punto e che il rogito x la vendita di casa nostra e tra pochi gg e la casa che dobbiamo acquistare sono emersi nuovi problemi che il proprietario non vuole risolvere ….domanda: cosa succede se mi rifiuto di fare rogito di casa nostra ??? visto che l’altra ha un sacco di problematiche devo cmq pagare le spese di agenzia ??? devo pagare penale all’acquirente di casa mia ???? l’agenzia ha omesso un sacco di problemi

  • Fabio Trillini ha detto:

    Un agente immobiliare ha diritto alla provvigione dalla parte venditrice anche se l’immobile viene venduto a un suo parente?

  • Liliana ha detto:

    Avvocato D’Andrea buongiorno le scrivo (anche dopo aver saputo da un’amica che abita in un condominio “seguito” da lei e che mi ha parlato in termini estremamente positivi di lei) per chiederle un’informazione, sperando non sia troppo banale: dovendo traslocare e volendo utilizzare l’ascensore per spostare parte (la più ridotta di dimensioni e la più leggera) degli arredi e degli oggetti casalinghi, devo sottostare a particolari regole (per esempio non tenere l’ascensore occupato per più di tot o non usarlo in determinati orari? O cos’altro? Grazie

  • Giorgia ha detto:

    Avvocato D’Andrea buongiorno, il responsabile dell’agenzia immobiliare a cui mi sono rivolto per la vendita di casa mi ha chiesto di firmare un mandato per la vendita in esclusiva. Mio marito è assolutamente contrario sostenendo che così facendo ci “sbarriamo” la strada verso altre opportunità che potrebbero prospettarsi con altre due agenzie con le quali per ora abbiamo fatto semplicemente due chiacchiere. Mio marito afferma che, nel caso una di queste due ultime agenzie, dovesse trovare un acquirente i titolari sarebbero costretti a “passare” obbligatoriamente dall’agenzia che detiene il mandato in esclusiva, riconoscendo ovviamente una parte della percentuale. E’ vero? Grazie

  • Luana Golinelli ha detto:

    Sono Luana Golinelli e scrivo per chiedere un’informazione sul seguente caso. Il mio vicino, avente l’abitazione adiacente alla mia, è sprovvisto di assicurazione sulla casa. Il mio quesito è: in caso di incendio o di corto circuito o altre condizioni scaturite dall’abitazione del vicino che hanno danneggiato parte della mia abitazione, in che modo posso rivalermi sul vicino considerando che la sua casa non è assicurata? In attesa della sua risposta, porgo distinti saluti.

    • Avvocato Gaetano D'Andrea ha detto:

      Gentile signora Luana, il suo legittimo risarcimento dei potenziali danni non e’ legato o vincolato dalla circostanza che il suo vicino sia provvisto di una polizza assicurativa. Se dovesse essere coperto da polizza sarebbe un vantaggio sia per lui sia per lei poiché in tal caso il risarcimento potrebbe essere coperto in tutto o in parte dalla compagnia assicurativa. Se non avesse la copertura sarà’ lui stesso a dover risarcire i danni patiti. Cordiali saluti

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