La voglia di fornire il proprio piccolo contributo ambientale affinché non vengano “consumate” nuove aree verdi per aprire un nuovo cantiere quando già ci sono più immobili di quanti ne servirebbero e che potrebbero essere facilmente ristrutturati. Ma anche l’opportunità di risparmiare una discreta fetta di denaro, tagliando i costi dell’acquisto di un edificio datato e spesso in condizioni non esattamente ideali, e poi, usufruendo degli incentivi fiscali che rendono ancora più appetibile l’affare. Senza dimenticare il fascino di abitare in un borgo storico, o di poter disporre di ambienti di dimensioni superiori a quelle proposte da edifici di più recente costruzione, ambienti che la ristrutturazione consente per di più di ridisegnare a proprio piacimento…
Abitare nei borghi storici è bellissimo, poter ridisegnare ampi spazi ancora di più
Sono diverse, e tutte decisamente interessantissime, le ragioni per le quali negli ultimi tempi la richiesta di acquisto di immobili si è spostata in maniera sempre più sensibile verso il “mattone usato”, modificando in alcune aree della città in maniera anche sensibile il mercato immobiliare, come conferma Alessandro Nobile, team manager Engel & Völkers, che negli uffici dell’agenzia immobiliare di largo Belotti, nel pieno centro di Bergamo, insieme ai suoi colleghi di lavoro ha potuto constatare di persona la percentuale di clientela entrata alla ricerca di “un immobile da ristrutturare….”.
Tre vendite su 10 oggi hanno come protagonista edifici da ristrutturare
“Circa il 30 per cento delle ultime compravendite effettuate da Engel & Völkers Bergamo ha avuto come oggetto un’immobile da ristrutturare, parzialmente o completamente”, conferma Alessandro Nobile, che nel proprio “portafoglio” di proposte immobiliari custodisce un ventaglio di opportunità diverse: dalla minuscola mansardina di charme in vetta a un antico palazzo, ideale per una giovane coppia che voglia ricavarsi un vero e proprio nido d’amore, all’edificio storico nel quale ricavare, a seconda delle esigenze, due o tre appartamento dalle ampie o addirittura ampissime metrature. A conferma che l’aumento d’interesse coinvolge qualsiasi tipologia di clientela… “Non esiste una tipologia di immobile “usato” e da recuperare più richiesta”, sottolinea infatti il team manager Engel & Völkers, “la richiesta riguarda un po’ tutte le “specie immobiliari”. Tendenzialmente immobili da destinare ad abitazione principale del nucleo familiare, quindi con metrature più importanti; ma anche il mercato dei piccoli-medi investitori è attento a queste opportunità.
Edifici storici di grandi dimensioni? Suddivisi ospitano le famiglie di figli, fratelli…
Per quanto riguarda le proprietà più importanti, parliamo di 500 e più metri quadrati di aree coperte oltre ad aree esterne (parchi e terrazze) oggi rappresentano una soluzione ideale per chi vuole condividere, con figli o fratelli, abitazioni principali, suddivise e con accessi differenti, così da non dover compromettere la propria privacy, ma potendo contare sulla propria famiglia in qualsiasi momento”.
I colli e Città Alta e le vie storiche attirano milanesi ma anche stranieri…
Famiglie che spesso vengono anche da fuori visto che i Colli di Bergamo, così come del resto Città Alta, sono da sempre ambiti per esempio da milanesi che scelgono di vivere in una città a “misura d’uomo”, circondati dal verde, a un’ora solo dall’ufficio di Milano… “La vicinanza e la comodità dei collegamenti di Bergamo a Milano è sicuramente un vantaggio, e quello che offrono queste zone è straordinario: un’ottima qualità di vita, appunto… una città a misura d’uomo. Con in più il fascino della “Città Antica” e del verde dei Colli”.
Anche acquirenti stranieri guardano con sempre maggior attenzione il mercato dell’usato di pregio di Bergamo: potenziali acquirenti di quali Paesi in particolare? “Vale lo stesso discorso fatto prima, a maggior ragione quando si parla di un “pubblico estero”: sono persone abituate a ragionare in termini di distanze ben maggiori rispetto a quelle alle quali siamo abituati noi. Persone che spessissimo hanno scoperto Bergamo per motivi di lavoro e che dopo essersi innamorate del verde, della storia che trasuda da ogni pietra di alcuni edifici, sono riatterrati a Orio al Serio per cercare casa. La crescita del nostro scalo aeroportuale è stata determinante anche in questo campo e sono convintissima che contribuirà a far conoscere sempre più il mercato immobiliare “made in Bergamo” oltre i confini nazionali”. Stranieri interessati a vivere a Bergamo o investitori? “Entrambe le categorie: clienti che cercano una casa dove trascorrere diversi mesi dell’anno in Italia e investitori che vedono in Bergamo e nel nord Italia delle opportunità”. Palazzi di dimensioni particolarmente importanti sono ambiti anche per un uso commerciale? Per esempio per farne hotel o B&B di charme in una città resa sempre più meta turistica proprio dall’aeroporto di Orio al Serio? “È un segmento che sta prendendo sempre più piede, soprattutto B&B, sicuramente grazie al flusso di turisti affascinati da uno delle città più belle d’Italia”.
Progettista, impresa, pratiche burocratiche? Oggi pensa a tutto l’agenzia
Ogni medaglia ha due facce: un possibile “ostacolo” verso la scelta d’acquistare un immobile da recuperare può essere determinato da tutto quello che ne consegue: individuare un progettista, un’impresa… “Un ostacolo che le migliori agenzie immobiliari aiutano a superare facilmente, proponendo un pacchetto completo che è fondamentale, soprattutto quando ci rivolgiamo a una clientela estera. La nostra agenzia seleziona i migliori tecnici e le migliori imprese da sottoporre al cliente per la realizzazione dei progetti e dei lavori di ristrutturazione garantendo così tutta la serenità di un acquisto e di un “cantiere” sicuri. Preoccupandosi ovviamente anche di ogni aspetto burocratico, particolarmente “indigesto” soprattutto a chi, come la clientela straniera, non è così avvezzo alla burocrazia e alle norme italiane. Addirittura all’interno dello staff E&V Bergamo sono presenti architetti e professionisti pronti a seguire il cliente fin dalla prima fase dell’acquisto, mentre “all’esterno” abbiamo realizzato una rete di collaborazioni con tecnici e imprese di assoluta qualità e affidabilità. Un esempio concreto potrebbe essere rappresentato da una bellissima proprietà di via Sudorno, in una delle aree più affascinanti dei Colli, per la quale, con l’impresa edile Prema Costruzioni e con l’architetto Zambelli, abbiamo provveduto a preparare diversi progetti e preventivi, così da poter soddisfare a pieno le più svariate esigenze”.
Nel “pacchetto” sono previste anche le domande per ottenere gli incentivi fiscali
Un’assistenza che comprende anche l’utilizzo di incentivi fiscali e gli aspetti più puramente amministrativi? Perché, come abbiamo visto, acquistare un edificio da recuperare significa anche godere di incentivi statali? “Assolutamente sì. Come anticipato, oggi è possibile recuperare parte dei costi di ristrutturazione ed è fondamentale offrire questa opportunità, facendo gestire nel miglior modo possibile il tutto da persone altamente qualificate. Uno dei progetti che stiamo sviluppando con i nostri tecnici è incentrato sull’eco-sostenibilità degli edifici da recuperare non solo per gli sgravi fiscali ma anche per un miglior impatto ambientale”.
Guardando la cosa sempre sotto l’aspetto economico? È vero che a volte può essere più conveniente acquistare una casa da ristrutturare, messa sul mercato a prezzi di assoluto interesse, e poi farla ristrutturare da imprese che, a loro volta, dopo anni di crisi, hanno abbassato i prezzi? “Può succedere ma non è sempre una questione di risparmio economico, che comunque ha il suo peso: è soprattutto la voglia di realizzare e vivere in un immobile costruito sulle proprie esigenze e non doverle adattare alla tipologia di casa. Per quanto riguarda i costi di imprese e tecnici, oggi, le aziende più affidabili e solide hanno superato e sono resistite alla “crisi del settore immobiliare”; pertanto riescono a offrire un servizio di alta qualità a prezzi “giusti””.
Una città più bella converrebbe a tutti e le amministrazioni dovrebbero favorire i lavori
Recuperare più immobili d’epoca possibile significherebbe avere Bergamo e i paesi della provincia più belli. Vorrebbe dire far rivivere borghi antichi. Sarebbe un vantaggio per tutti, comprese le amministrazioni pubbliche. Gli amministratori pubblici non dovrebbero a loro volta intervenire per aiutare queste operazioni che, tra l’altro, rappresenterebbero uno straordinario volano per far ripartire l’economia considerato il numero e le diverse categorie di lavoratori (muratori, falegnami, imbianchini, piastrellisti, idraulici, fornitori…..) che verrebbero chiamati in causa? “Qualcosa si sta già facendo e speriamo che in futuro si faccia sempre di più. Anche perché negli ultimi anni c’è stato un cambio di tendenza del mercato, con il desiderio di molti di rientrare nelle città dove ci sono i servizi primari (scuole, ospedali ecc…) e i cosiddetti negozi di quartiere (negozi, bar, pasticcerie ecc…). E più in generale è tornata la voglia di vivere i centri urbani, il fascino delle vie storiche e i sapori degli antichi borghi, al contrario della tendenza di qualche anno fa, quando la clientela cercava la tranquillità e di conseguenza “usciva” dalle grandi città e dai centri città. Un fenomeno di cui gli amministratori dovrebbero tener conto. Ne guadagnerebbe l’intera città sotto molti punti di vista: del decoro, ma anche della “vitalità” di una via, della sua “attività”: non dimentichiamo che l’economia di un Paese e di conseguenza di una città o di un quartiere è anche e soprattutto fatta di artigiani e professionisti. Ricordiamoci che in Italia in generale abbiamo la miglior manodopera al mondo, fatta di grande qualità… in tutti i settori”.
Questo vale se parliamo di case di prestigio, di palazzi d’epoca. Per le case vecchie e basta quasi sempre conviene evitare. Converrebbe demolire e ricostruire, ma ci sono da pagare, oltre ai costi di costruzione, quelli per abbattere. E pesano!!!!!!!