Si può essere multati per aver svenduto una casa a un prezzo troppo basso? E’ una delle domande (per leggere le altre cliccate qui) più curiose inviate alla redazione di www.casavuoisapere rivolte al notaio Guido de Rosa, consulente di Confedilizia e preziosissimo esperto del portale.
Ecco quesito e risposta.
Mi sono vista arrivare a casa una multa perché colpevole di svendita. Ho infatti venduto un appartamento a mio nipote a un prezzo inferiore rispetto alla stima dell’Agenzia delle Entrate. Questo significa che un privato non è libero di vendere una proprietà al prezzo che vuole, nel mio caso inferiore del 40 per cento, anche se l’acquirente è un suo nipote? E, eventualmente, la sanzione la devo pagare io o mio nipote?
Marina
Marina, ogni persona è libera di vendere un bene al prezzo che vuole, ma la base imponibile sulla quale calcolare l’imposta non è il prezzo, ma il valore del bene. Se una persona decide di svendere, al fisco non importa. Al fisco interessano le imposte sul valore del bene che, nel caso di un appartamento, è calcolato sulla base della rendita catastale, moltiplicata per 115,5 (se si tratta di prima casa) o per 126 (se è una seconda casa). In caso di vendita a prezzo inferiore, l’Agenzia delle Entrate è tenuta a mandare un avviso di accertamento. L’imposta in questione e la relativa sanzione sono a carico dell’acquirente, ma il venditore è responsabile in solido.
Notaio Guido De Rosa
Buongiorno, vorrei avere una risposta in merito all’acquisto della casa che ho comprato. Premesso che non sono sposata, ma convivo. Allora io ho acquistato la casa della madre del mio compagno ad un prezzo basso, ma pagando spese e tasse catastali nella regola di legge..Ora mi domando io un giorno quando verrà a mancare la madre del mio compagno, gli altri figli potranno contestarmi qualcosa, avendo io acquistato regolarmente senza donazione ma a prezzo basso l’appartamento che era della loro madre? Ringrazio sin da ora la vostra disponibilità nel rispondermi. Grazie Jessica
Gentile Jessica, non è possibile escludere con certezza che gli eredi non valutino di contestare la vendita della casa. Per valutare la probabilità di riuscita di tale contestazione è necessario valutare alcuni elementi concreti: quale sia il valore commerciale dell’immobile rispetto al prezzo effettivamente pagato; se l’immobile venduto è l’unico bene di proprietà della madre del suo compagno o se nel patrimonio della signora esistono anche altri beni di valore rilevante. Queste considerazioni possono influenzare sensibilmente l’esito di un’eventuale contestazione. Siamo a disposizione per valutare con Lei questi aspetti o per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti.
Mio cognato pressato dal bisogno economico ha venduto a noto faccendiere la nuda proprietà porzione di palazzo nobiliare composto da 3 camere, bagno 60 mt di terrazzo in zona centrale di pregio al prezzo di 19.400€ . Il valore del bene e di 100.000,€ e mio cognato ha 70.anni. Può ricorrere per invalidare la vendita perché costretto dal bisogno ? Grazie
Egregio dottor De Rosa, vorrei sapere se un immobile che abbiamo ereditato (siamo in 6 fratelli) la possiamo vendere a 70.000€, tenete conto che l’immobile è 160 mt2, e nella via principale all’ingresso del paese. Grazie anticipatamente.
Ho un quesito circa la vendita a prezzo inferiore al mercato. La risposta alla signora Marina termina dicendo che sanzioni e imposta sono a carico dell’acquirente ma “il venditore è responsabile in solido”. Cosa vuol dire? Di cosa è responsabile il venditore?
Grazie
Devo vendere una casa vecchia del valore di 25000 euro ma la vendo a 10000 più 5000 la quota dei lavori obbligati perché è pericolante e solo un quarto la mia: lo posso fare? praticamente la vendo a 15000 euro?
I miei genitori anziani raggirati da mia figlia stanno vendendo a lei un appartamento di 160000 a 10000 euro: è legale?