Si scrive nuda proprietà, si legge acquisto immobiliare finalizzato all’investimento a lungo termine riguardante spesso l’abitazione principale. Già perché come rivela un’indagine realizzata dai responsabili dell’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa sulle compravendite riguardanti l’acquisto di immobili lasciando al venditore il diritto di viverci per tutta la vita, il 72,7 per cento degli acquisti di questo tipo presenta esattamente queste caratteristiche con acquirenti che hanno un’età compresa tra 35 e 54 anni nel 56,9 per cento dei casi, mentre i proprietari hanno un’età superiore a 64 anni nel 73,8 per cento dei casi. Una forma d’investimento che sembra però segnare il passo considerando che nel 2016 la percentuale di acquisti con questa finalità si attestava al 79,0 per cento. L’indagine ha anche evidenziato come le tipologie maggiormente scambiate con la formula della nuda proprietà siano i trilocali, con il 37,7 per cento delle preferenze, seguiti dai bilocali con il 34,4 per cento. Passando dalle motivazioni di chi acquista a quelle di chi vende, l’analisi ha invece evidenziato che i proprietari sono spinti a vendere con la formula della nuda proprietà nella maggior parte dei casi (80 per cento) per reperire liquidità e quindi per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte a esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa.