Quante volte vi siete messi al tavolino, calcolatrice e bollette alla mano, per cercare di capire quale oscuro meccanismo vi costringe periodicamente a sovvenzionare in modo spropositato alcune delle principali aziende che forniscono energia? E quante volte avete appallottolato le bollette, lanciato la calcolatrice e rinunciato a capire? Se vi immedesimate in questa descrizione, ecco qualche consiglio utile per risparmiare senza rinunciare al comfort. Partendo dall’energia. Qualche idea? Per esempio sostituire le tradizionali lampadine con quelle a led. Fare due conti può aiutare a capire in un attimo, giusto il tempo che serve per alzarsi ad accendere o spegnere una luce: per illuminare la propria casa un famiglia di quattro persone consuma circa 400 kilowattora l’anno, circa 60 euro. La spesa si ridurrebbe dell’85 per cento se, al posto di normali lampadine incandescenti, si utilizzassero lampade led che, tra l’altro, sono anche più ecologiche, non contenendo mercurio, e durano molto di più. Ma il risparmio passa anche attraverso altre scelte. Come, per esempio, quella di sostituire i vecchi elettrodomestici, approfittando anche dei contributi previsti per chi si libera dei vecchi apparati, veri e propri “mangiacorrente”, proprio per dotarsi di più moderni elettrodomestici in classe A o superiore. Nuovi frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie, tv che la tecnologia ha “messo a dieta”, in quanto a consumi di energia. Sostituendo una lavatrice di classe C con una di classe A, per esempio, la spesa annuale si può ridurre di un terzo; passando da una lavastoviglie di classe C a una di classe A si possono risparmiare anche 100 kWh l’anno, pari a 15 euro. Il computer e tutte le sue periferiche hanno, invece, il logo Energy star per indicare un’efficienza superiore alla media, ma se li lasciate sempre in stand by continuano lo stesso a incidere sulla vostra bolletta. Così come il televisore, lo stereo e tutti gli apparecchi dormienti. La lucina rossa, insomma, è uno spreco. Secondo i calcoli degli esperti, cinque apparecchi in standby per una ventina di ore al giorno consumano circa 24 kwh a bimestre, quasi 4 euro. Se fate i conti, sono circa 25 euro al mese, uno degli esempi più evidenti di quanto alcune buone abitudini possano assicurare un risparmio considerevole. Altre buone abitudini sono chiudere i rubinetti quando ci si insapona e si lavano i denti, evitare di lavare i piatti lasciando scorrere l’acqua, usare lavatrice e lavastoviglie a temperature basse (40/60oC) a pieno carico, preferibilmente di sera, spegnere qualche minuto prima della fine della cottura del cibo le piastre elettriche e il forno per sfruttarne il calore residuo, ridurre i tempi di preriscaldamento del forno, cuocere in pentola a pressione gli alimenti con tempi di cottura lunghi, mettere in frigorifero solo cibi raffreddati, posizionare il frigorifero lontano da forno e lavastoviglie, installare valvole termostatiche sui termosifoni, evitare di coprire i termosifoni con tendaggi
o mobili, sfiatare i radiatori dei termosifoni, limitare l’uso del condizionatore d’estate regolandolo in modo che ci siano 5° C di differenza tra temperatura interna ed esterna.