La Lombardia è la “capitale” immobiliare d’Italia, e Milano, Bergamo e Brescia le sue roccaforti principali. È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati dell’Agenzia delle Entrate anno 2012, secondo la quale sono quasi 5,5 milioni le case censite in Lombardia al 2012 tra abitazioni signorili, civili, economiche, popolari, rurali, ville e palazzi storici. Praticamente un patrimonio in mattoni che vale un sesto dell’intero “bilancio immobiliare italiano”. E tra le province lombarde dopo Milano, prima con il 38,6 per cento delle unità immobiliari censite, il 46,9 per cento della rendita catastale regionale e il 45 per cento delle transazioni immobiliari registrate, vengono Brescia (12,8, 10, e 11,1 per cento) e Bergamo (11,3, 9,6 e 10,8 per cento). Ammonta invece a 2,6 miliardi di euro la rendita catastale del patrimonio immobiliare residenziale lombardo, quasi un sesto del totale italiano (16 per cento). Quasi una su due (44,7per cento) è una abitazione di tipo economico e una su dieci (9,4per cento) un villino.
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