La corsa al mutuo per acquistare casa, che dal terzo trimestre 2014 aveva fatto registrare una crescita continua delle erogazioni si è fermata. Lo confermano i dati pubblicati nel report Banche e istituzioni finanziarie-III trimestre 2017 pubblicato da Banca d’Italia a fine dicembre che evidenziano come conclusasi nel secondo trimestre dell’anno la serie positiva , nel corso del terzo trimestre si trova conferma della tendenza al calo dei volumi erogati alle famiglie. Una frenata (nel terzo trimestre 2017 le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per un valore di 10.724 milioni di euro con una diminuzione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 6.4 per cento, per un controvalore di 729milioni di euro) arrivata dopo un triennio che aveva visto addirittura aumenti in doppia cifra, trainati sicuramente dall’aumento del numero delle compravendite immobiliari ma in parte anche “drogati” dal fenomeno della surroga e sostituzione, ovvero la decisione da parte di chi aveva già ottenuto un finanziamento da un istituto di credito di stipulare un nuovo mutuo con una banca diversa o di trasferire il proprio mutuo da una banca a un’altra, per poter ottenere condizioni più vantaggiose. “Fenomeno quest’ultimo in fase di rapida diminuzione e che quindi influenza in maniera importante questo secondo segno negativo consecutivo”, si legge nell’analisi svolta dai responsabili dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa che evidenzia come “nel terzo trimestre 2017 la quota delle nuove operazioni per l’acquisto incide per l’87,1 per cento del totale mentre la restante parte, 12,9per cento, è quella legata a sostituzione e surroga. Per avere un termine di confronto basti pensare che nel secondo trimestre dell’anno la quota relativa alla sostituzione e surroga era del 17,2per cento e addirittura nel quarto trimestre 2015 arrivava fino al 23,1per cento”. Analizzando più nel dettaglio i dati emerge poi che “nel terzo trimestre 2017 sono 82 delle 110 le province che hanno evidenziato una variazioni in diminuzione dei volumi erogati alle famiglie consumatrici per l’acquisto dell’abitazione” . E questo nonostante tassi d’interesse che a dicembre 2017 , hanno calcolato sempre gli analisti del gruppo immobiliare, “ consentivano ai sottoscrittori di un mutuo ipotecario del valore di 110.000 euro per una durata di 25 anni, di sostenere una rata di 502 euro con un mutuo a tasso fisso e di 408 euro scegliendo mutuo a tasso variabile.