
Ha mediamente 40 anni e un contratto di lavoro a tempo indeterminato. È questo il ritratto del “mutuatario” medio italiano realizzato dagli esperti del Gruppo Tecnocasa che nel tracciare l’identikit di chi oggi in Italia sottoscrive un mutuo per acquistare casa hanno fatto un’altra importante scoperta: il mutuatario si è “risvegliato” da un lunghissimo letargo, durato anni, e seppur lentamente ha ricominciato a chiedere finanziamenti alle banche. I numeri relativi al primo semestre 2014 raccontano infatti di un trend finalmente positivo, con un’inversione di tendenza che era attesa addirittura dal 2010. E se con ogni probabilità è troppo presto per pensare di essere usciti dalla crisi, è anche vero che i numeri (dall’inizio del 2014 l’andamento delle erogazioni ha continuato ad aumentare e a marzo ha raggiunto variazioni in doppia cifra) lasciano intravedere un po’ di luce in fondo al tunnel. Ma chi è stato a chiedere un mutuo? L’indagine rivela che nel nostro Paese i finanziamenti vengono concessi soprattutto ai cittadini italiani; agli stranieri europei va il 7,8 per cento dei restanti finanziamenti, mentre gli immigrati extraeuropei ricevono la percentuale rimanente. Facendo una divisione territoriale, si scopre che nell’area dell’Italia Nordorientale c’è il maggior numero di erogazioni a cittadini europei (15 per cento), mentre nel Sud e nelle Isole solamente il 2 per cento dei mutui va a cittadini non italiani. L’età media del mututatario in italia è di 38,9 anni, con una forbice che va dai 41,1 anni di media nell’Italia insulare ai 38 anni dell’Italia Nordorientale. Ovviamente la maggior parte dei mutui va ai giovani dai 18 ai 34 anni (39,6 per cento), mentre alla fascia compresa fra i 35 e i 44 anni viene erogato il 35,3 per cento dei finanziamenti. Poche sorprese anche per quanto riguardo la professione del mutuatario medio. Le banche, temendo difficoltà di recupero crediti, erogano l’82 per cento dei mutui a lavoratori con un contratto a tempo indeterminato. Ai liberi professionisti va il 5,4 per cento, mentre i pensionati ricevono il 4 per cento dei finanziamenti e i titolari d’azienda il 3,9 per cento. Qualche sorpresa arriva dai dati delle diverse aree geografiche. Nelle Isole, per esempio, l’8 per cento dei mutui viene erogato a liberi professionisti, mentre la percentuale di lavoratori autonomi che accendono mutui nell’Italia Nordorientale è solo del 2,6 per cento.