Un’indagine svolta da Ernest&Young, network mondiale di servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, fiscalità, transaction e advisory, rivela che il mercato immobiliare italiano nel 2013 ha ricominciato ad attrarre l’attenzione degli investitori internazionali, segnando addirittura un più 61 per cento d’interesse da parte degli intervistati. Un dato particolarmente significativo soprattutto se rapporto ai risultati di un’analoga indagine svolta un anno fa e dalla quale emergeva invece che il 75 percento degli intervistati giudicava poco appetibile il mattone italiano. E il repentino cambio di tendenza è confermato anche dalla crescita degli investimenti registrato in Italia, con un aumento nel 2013 del 40 percento rispetto al 2012. Ma se all’apparenza il dato potrebbe scatenare facili entusiasmi, un’analisi globale provvede subito a spegnerli: i dati 2013 sono infatti lontanissimi dai volumi registrati nel biennio 2006-2007, immediatamente prima dell’inizio della grande crisi. Ciò che più ha spinto a questa crescita è stato soprattutto il calo dei prezzi, in particolare nel settore terziario e commerciale e, più marginalmente, in quello residenziale. L’attenzione del mercato è rivolta soprattutto verso Milano e Roma, da sempre al centro di importanti scambi immobiliari, ma anche verso Torino e Bologna.
Testo realizzato dall’architetto Roberto Canavesi per mareonline