Venti articoli per disegnare le nuove città, per dare una linea comune a un Paese che in tema di urbanistica è fermo ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. “In gioco c’è il futuro del Paese che passa attraverso le città e le infrastrutture, il mondo è cambiato ma dal 1942 non si è fatta una nuova legge sull’urbanistica”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, presentando il disegno di legge di 20 articoli che dovrebbe cambiare volto al panorama delle case italiane. Una riforma che passa attraverso l’eliminazione delle tasse per le case storiche e per quelle finalizzate a scopi pubblici. Tra le mosse pensate da Lupi c’è anche un fisco più leggero per chi vive in zone ad alta densità. ”L’obiettivo che ci siamo dati è il rinnovo urbano, il rinnovo delle città e la qualità della vita nelle città”, ha spiegato il ministro. Il disegno di legge prevede che ”gli immobili soggetti a vincoli di interesse generale di ogni genere non sono soggetti a tassazione” e indica una ”progressiva riduzione” delle imposte locali sugli immobili ”per le zone di maggiore densità edilizia”. Le tasse devono essere ”commisurate” anche a questo parametro.
Il disegno di legge prevede anche una deduzione per le imprese
Il disegno di legge prevede inoltre una deduzione delle tasse sulla casa da Irap e Ires per le imprese ma anche esenzioni per immobili destinati alla vendita da società immobiliari. ”Le leggi in materia di tributi immobiliari garantiscono la deducibilità degli stessi dalle imposte sui redditi e dall’Irap in capo alle imprese e agli enti commerciali e la loro non applicabilità a carico degli immobili destinati alla vendita o alla rivendita che non siano usati”, recita il testo. Viene anche dato un nuovo impulso alla realizzazione di alloggi di edilizia sociale, che questa ”legge di principio pone tra le priorità”, con la previsione di agevolazioni per gli affitti e per le cessioni di fabbricati. Il provvedimento, che mira al governo del territorio, stabilisce infatti norme per incentivare l’edilizia residenziale sociale, anche con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati. Sono previste agevolazioni fiscali fino all’esenzione.
Serve un regolamento edilizio quadro che i Comuni adatteranno al proprio territorio
Durante la presentazione, il ministro ha illustrato tre proposte: una Conferenza semestrale del governo del territorio, aperta a tutti gli esperti (urbanisti, architetti, ingegneri, agronomi, storici, sociologi, geologi, economisti) coinvolti a vario titolo nella materia in modo da non avere solo approcci settoriali all’argomento; una Sessione del consiglio informale dei ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti della Ue che si terrà a Milano dal 14 al 16 settembre prossimo, dedicata a infrastrutture e mobilità delle città a cui interverranno i sindaci delle grandi città europee; la predisposizione di un Regolamento edilizio quadro al quale possano riferirsi i Comuni per poi adattarli al proprio territorio. ”In Italia”, ha detto Lupi, “abbiamo 8.000 regolamenti edilizi comunali, difficile pensare a un governo del territorio in queste condizioni”.
Per ulteriori informazioni: http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=3404