Prendete un contadino, abituato a seminare; aggiungete i suoi eredi, figli ma anche nipoti, nei quali ha saputo far crescere la cultura del lavoro e dell’esperienza e far germogliare la consapevolezza che “nel futuro, per combattere il pericolo della mancanza di competenza, ci sarà sempre più bisogno di persone capaci di fare il proprio mestiere, di manodopera e di esperienza, tutte cose che non si possono comprare su Amazon”. Ecco riassunta, “dalla semina al raccolto” la storia di un’azienda, la Spurghi Lochis, capace di crescere negli anni grazie alla capacità di saper unire l’esperienza del passato con le tecnologie del futuro. Un’azienda diventata capace di affrontare qualsiasi situazione, come testimonia un intervento straordinario, effettuato in un centro commerciale, dove uno sversamento di olio bollente proveniente da una friggitoria aveva completamente deformato e schiacciato la condotta di scarico, lavorando a pochi centimetri da alcuni cavi dell’alta tensione, ripristinando la continuità delle condutture a tempo di record nella notte grazie a “una guaina impregnata con resina epossidica annullato totalmente il rischio di rotture”. Rotture che, spiega Nicola Lochis, alla guida dell’azienda insieme con il papà, possono creare disastri che un “normale inquilino”, magari abituato a gettare l’olio della friggitrice e l’acqua bollente della pasta nel lavandino, non immagine neppure. Come non lo immaginavano probabilmente gli inquilini che, “tendenzialmente disattenti come moltissimi di noi a tutto quanto accade sotto i nostri piedi e i pavimenti delle nostre case, si sono ritrovati dopo un forte temporale sfollati per cinque giorni. Per colpa di una frana causata da una rottura delle condutture”. Guasti che spesso sono proprio la conseguenza di errori diffusi che Nicola Lochis aiuta a evitare con preziosi consigli firniti ai lettori di Casavuoisapere per “fare prevenzione”, evitando cure che possono costare molto ma molto di più. Consigli preziosi ( che potrebbero essere riassunti in una frase: casa spurgata, mezzo salvata”) forniti da un giovane imprenditore che degli insegnamenti del nonno e del padre, Agostino, ha fatto tesoro, coltivando negli anni una certezza assoluta: che ogni lavoro non deve solo “produrre” o “risolvere un problema” ma deve pensare al futuro del pianeta e di chi lo abiterà dopo di noi. Non è certo un caso che per raccontare la propria attività in una pubblicità non i titolari dell’azienda di Foresto Sparso, in provincia di Bergamo, abbiano scelto di puntare l’attenzione non tanto sui servizi offerti (spurgo, pulizia meccanica tubazioni, riparazioni localizzate, smaltimento rifiuti, bonifiche serbatoi, sistemi di videoispezione, lavori in spazi confinati, pulizia superfici), ma su una frase “Noi non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”. Una frase che racconta, innanzitutto, gli uomini che ci sono “dietro l’impresa”….Una frase da cui inizia il racconto di Nicola Lochis. Partiamo proprio da quella frase. Cosa significa per voi questo messaggio? “l messaggio che vogliamo far passare con “quelle parole è proprio il concetto di futuro migliore, perché è questa la nostra missione. Oggi giorno si tende a “vivere il momento” e a dire “ci penseranno e rimedieranno gli altri” e la medesima cosa lo fanno alcune aziende, pensano all’oggi trascurando il “futuro” che poi è il futuro dei nostri figli”. E che legame ha questo (bellissimo) messaggio con la vostra attività? “La nostra realtà prosegue con un modello di salvaguardia sì del territorio e dell’ambiente ma anche con l’intento di dare un indirizzo al prossimo. Noi per scelta inseriamo periodicamente nel nostro organico gente nuova, giovane e dinamica che voglia provarci, che voglia metterci del suo e che porti in azienda un’aria di freschezza con nuove mentalità e nuove idee e che mantenga l’azienda con un livello di competenza che non svanisca con il pensionamento degli “over”. Chiaramente tutto ciò ha dei costi che devono essere affrontati consapevolmente da tutta la filiera”. A proposito della vostra attività: chi siete, come siete nati, come siete cresciuti? “La nostra attività nasce dalla volontà di un contadino, un agricoltore terzista, che svolgeva lavori agricoli anche per altri contadini. Negli anni 60’, dai racconti del nonno, il nostro territorio era prevalentemente utilizzato per l’agricoltura e la zootecnica e le esigenze del periodo erano legate a tale scopo. Da lì con l’arrivo delle attrezzature agricole, nel particolare botti spandiletame, l’attività ebbe inizio: oltre che utilizzare le attrezzature in campo agricolo vennero utilizzate anche in settore civile. Negli anni 70’/80’ la nascita dei primi condomini diede ulteriore sviluppo alla ormai “ditta”, con il cambio generazionale viene acquistato il primo sistema di spurgo, ancora in nostro possesso per non dimenticare le fatiche fatte, successivamente nei ultimi anni 90’ una svolta nella tecnologia degli impianti fognari immette nel mercato il primo sistema di videoispezione delle condotte, con la vendita di un appezzamento di terreno di famiglia venne acquistato il sistema. Oggi dopo 3 generazioni continuiamo la stessa ambizione degli anni 60’ con le nuove tecnologie presenti sul mercato” E come pensate invece che “potrete diventare” nei prossimi anni”: quali pensa potranno essere le nuove sfide che il mercato potrà lanciare a un settore come il vostro e come vi vi preparate ad affrontarle?” Nel futuro ci sarà sempre più bisogno di professionalità e di persone capaci di fare il proprio mestiere, ecco, il nostro obiettivo è proprio questo: formare tecnici capaci e fieri di quello che fanno. La sfida che dovremo affrontare sarà la mancanza di competenza, di manodopera e di esperienza, tutte cose che non si possono comprare su Amazon. Il nostro mestiere è un’arte, nessun problema è uguale e non c’è alcun manuale d’istruzioni, corso specifico e studio matematico che può risolvere il problema ma solo la capacità del tecnico operante e delle attrezzature a disposizione. Il mercato è in continuo sviluppo, stiamo vivendo in un boom di informazioni e di pubblicità dove l’utente fatica a scegliere quale possa essere la migliore impresa a cui rivolgersi. Io consiglio sempre di valutare tre parametri per la scelta di un’azienda. Per prima cosa, la fiducia: il personale delle aziende di spurgo entrano nelle nostre case, nel nostro privato, nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre aziende. È quindi fondamentale sapere con chi si ha a che fare, l’impresa deve garantire serietà. Altro fattore importante da considerare è il rapporto qualità/prezzo: scegliere l’impresa che offre il prezzo più basso non è sinonimo di convenienza, il personale potrebbe non essere adeguatamente preparato con la conseguenza di resa inferiore e un prezzo stracciato può significare l’impiego di risorse di bassa qualità e inaffidabili. Affidarsi a imprese poco professionali produce scarsi risultati ai quali occorre rimediare, improvvisazione ed approssimazione possono risultare gravi e costosissime. La professionalità permette di gestire ed ottimizzare il tempo in modo da evitare dispersioni inutili. Tre, reputazione: il passaparola è la migliore forma di promozione, è importante considerare imprese che godono di una buona reputazione, è frutto dell’esperienza maturata negli anni ed è fondamentale. Noi ci prepariamo così al futuro e ci proporremo sempre con qualcosa di nuovo”. Se dovesse ricordare invece l’intervento più particolare, difficile, che avete dovuto realizzare? “È stato in un centro commerciale dove uno sversamento di olio bollente proveniente da una friggitoria ha completamente deformato e schiacciato la condotta di scarico, fatalità, il tubo, dopo essere stato esplorato dalla videocamera, era posato sotto dei cavi di alta tensione, l’intervento edile era impensabile. Il nostro team, dotato di micro robot, in una notte, durante la chiusura del centro, interviene per la fresatura della parte schiacciata/deformata proprio con il micro robot (un’unità fatta come il trapano di un dentista, per darvi un idea) e successivamente hanno ripristinato la continuità del tubo mediante l’utilizzo di una guaina impregnata con resina epossidica atta alla ricostruzione del condotto. L’intervento non ha dato fermi a nessuna attività e ha annullato totalmente il rischio di rottura dei cavidotti”. E quello più curioso? Più strano? “Lo abbiamo svolto in un condominio. Un inquilino, credendosi tecnico idraulico, era intervenuto sulla fognatura condominiale intasata con delle attrezzature fai da te, delle aste in ferro con un arnese montato in fronte tipo spazzacamino.Il danno è stato inevitabile: l’asta ha forato il tubo, si è incastrata e non ha più avuto modo di rimuoverla. Solo dopo il nostro intervento è stato possibile ripristinare il corretto funzionamento dello scarico”. Quali sono le richieste d’intervento più frequenti che ricevete, i servizi più richiesti? “per quanto riguarda i privati non c’è dubbio: il lavello della cucina che non scarica più”. E quali sono gli interventi che, se non realizzati puntualmente e in modo adeguato, possono avere pesanti conseguenze, anche economiche, per un edificio, per un condominio? “Tendenzialmente ciò che avviene sotto i nostri piedi e sotto le nostre case è poco considerato. I condotti di scarico sono essenziali e se non correttamente manutenuti possono creare davvero danni di entità catastrofiche, vi faccio un esempio: nell’estate 2012 durante un forte temporale, in una strada che porta a un altopiano, un condotto di scarico di acque meteoriche che perdeva ha causato una frana che ha tenuto per cinque giorni tre famiglie lontane dalla propria abitazione affinché venisse messa in sicurezza la stessa. Quindi credetemi: non date niente per scontato e periodicamente fate verificare i vostri condotti da un’azienda specializzata, come la nostra, e la stessa vi fornirà le indicazioni e le modalità di come effettuare queste verifiche”. Leggendo l’elenco dei servizi si nota “molta tecnologia: quanto contano gli strumenti, le tecnologie e quanto gli “uomini” i, titolari e dipendenti? “Oggi le tecnologie sono una dotazione essenziale. Se abbiamo un problema, vogliamo che venga risolto in qualsiasi modo. Immaginiamo un medico, se noi andiamo da lui con un problema, siamo consapevoli che farà di tutto per risolverlo e vogliamo che metta in atto qualsiasi tecnica per farlo. Chiaramente ci affidiamo alle sue mani e questo lo facciamo anche con una azienda di servizi, pretendiamo che la stessa eserciti la sua professione con competenze specifiche. E per noi questo è il nostro obbiettivo”. I vostri interlocutori sono spesso amministratori condominiali: professionisti attenti soprattuto al risparmio o anche alla qualità del servizio, alla professionalità di chi esegue l’intervento? “Tendenzialmente i nostri clienti hanno un’ottica veramente attenta alla qualità, considerano la professionalità un dato necessario per intervenire nella propria casa, chiaramente come tutti sono molto attenti anche alla spesa”. Ogni quanto bisognerebbe controllare i pozzi neri o le fosse biologiche? “La risposta a questa domanda va cucita un po’ su misura, come un abito sartoriale. Ogni impianto ha la sua caratteristica, ogni stabile ha la sua esigenza e appunto per questo l’invito è quello di contattarci, a titolo informativo, per capirne insieme l’esigenza di controllo”. Qualche consiglio alle donne (ma anche agli uomini: a proposito chi combina più guai con le tubazioni?) di casa: quali sono le sostanze usate normalmente in casa più “nemiche” degli scarichi, che possono provocare più facilmente otturazioni? E quali sono gli errori più comuni che le persone fanno provando il fai da te? “Il fai da te è assolutamente da evitare, rivolgetevi ad aziende specializzate del settore e non improvvisatevi, potreste creare maggior danno che guadagno. Le donne, sono la figura essenziale nella gestione della casa. La donna ha la capacità proprio di entrare fisicamente nel problema di spurghi, è quella che non “butta giù” niente nel wc e nel lavandino, sono le paladine degli scarichi. Tuttavia qualche consiglio lo posso dare: no bastoncini cotton-fioc (anche se sono biodegradabili), no dischetti struccanti, no salviettine umidificate (anche biodegradabili), no olio friggitrice nel lavandino, quando scolate la pasta lasciate aperto per pochissimi secondi l’acqua fredda, non gettate avanzi di cibo nel wc, attenzione all’utilizzo degli acidi sgorganti chimici rischiate di danneggiare le condutture o peggio creare delle esalazioni tossiche”. C’è invece qualche consiglio utile, magari “della nonna” per mantenerle “sane” a lungo? “Si, un consiglio utile c’è. Tenere sempre in considerazione quanto detto e mantenere un atteggiamento consapevole. I vostri/nostri scarichi sono convogliati in un impianto di depurazione biologico per poi finire in corpi idrici, ora, chiaramente viene depurata la parte biologica, quella non, purtroppo crea degli scompensi nel processo biologico e quindi attenzione, rivolgendomi per lo più alle attività industriali, ricordate che piccole gocce messe insieme creano un mare!” Spesso i problemi peggiori capitano nei momenti peggiori: nei giorni festivi, durante le ferie. Esiste un “pronto intervento”? “Si abbiamo un servizio di reperibilità attivo 24 ore su 24 per i nostri clienti. A turni garantiamo il servizio anche nei giorni festivi e in orari notturni. Siamo completamente al servizio del nostro cliente”.
…manodopera e di esperienza, tutte cose che non si possono comprare su Amazon: sentire una persona, per di più molto giovane, presumo, così, mi fa nutrire ancora speranza in un Paese fatto ormai di influencer che hanno un conto in banca a sei zeri e un quoziente “culturale” preceduto dal segno meno, di politici che il quoziente non sanno neppure cosa sia…. Dovremmo prendere questi signori e metterli al governo e prenderei governanti (e le influencer tutte scollatura e minigonna e selfie.) e far loro ripulire un po’ di fognature. Con il contenuto hanno dimetichezza…. è òla stessa materia che hanno nel cervello…..