Tempo d’estate, tempo di serate all’aperto, sul terrazzo o in giardino, con un piatto di carne cucinata su un barbecue. Il rischio, tuttavia, è quello di accendere, insieme al fuoco, anche l’ira dei vicini costretti a sorbirsi gli schiamazzi e, soprattutto, fumi e odori non graditi. Per evitare di avere problemi, basta rispettare l’articolo 844 del Codice civile: “il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi”. Il legislatore ha posto l’accento sul concetto di normale tollerabilità, concetto che prevede la valutazione di ogni singolo caso. Secondo la giurisprudenza, e stiamo parlando di una sentenza della Cassazione de 1992, le emissioni sono tollerabili “soltanto entro i limiti della tollerabilità normale, e quindi previa adozione delle misure necessarie ad evitare il superamento di tali limiti o di quelli imposti da specifiche normative (regolamento condominiale)”. La stessa Cassazione ha stabilito che non c’è bisogno di perizie per accertare l’eventuale eccesso di fumi e odori. Per decidere, infatti, il giudice può “fondare il proprio convincimento al riguardo su elementi probatori di diversa natura quali, in particolare, le dichiarazioni testimoniali di coloro che siano in grado riferire caratteristiche ed effetti dei rumori e delle emissioni summenzionati, quando tali dichiarazioni non si risolvano nell’espressione di valutazioni meramente soggettive o di giudizi di natura tecnica, ma si limitino a riferire quanto oggettivamente percepito dai dichiaranti medesimi“. Diverso il discorso, ovviamente, se all’interno del regolamento di condominio esistono regole in materia di immissioni di fumo. In questo caso, infatti, bisogna rispettare le norme condominiale che potrebbero essere più stringenti rispetto a quelle del Codice civile.
Vivo stabilmente in campagna (zona densamente abitata). Attaccato a me letteralmente, casetta vicini, cene e schiamazzi almeno due volte a settimana non meno di 15 persone.
Davanti alle mia proprietà una strada larga all’incirca due metri al di la della quale la mia vicina ha un appezzamento terra con toilette e barbecue mette di spalle alla strada. Ha l’abitudine, mai sentita prima, di friggere panzerotti per 15 sul barbecue. La strada e il trullo di mia proprietà si riempiono di fumo e odore di fritto. A volte anche
per diversi giorni. Cosi la sua cucina resta immacolata.Cosa posso fare? Grazie