Via libera alla tassa piatta al 10 per cento per cento sugli affitti concordati senza necessità di controlli ma con la semplice asseverazione da parte delle associazioni della proprietà e degli inquilini. In pratica un ‘visto’ dei sindacati che assicura il superbonus fiscale. L’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto infatti, come evidenziato da un articolo firmato da Vincenzo Vecchio e pubblicato sul Sole 24 Ore, che “l’attestazione rilasciata dalle organizzazioni firmatarie dell’accordo esplica effetti anche ai fini del conseguimento delle agevolazioni fiscali” precisando inoltre che “non è obbligatorio allegare l’attestazione al contratto in sede di registrazione anche se è opportuno farlo per documentare la sussistenza del diritto all’agevolazione”. L’articolo realizzato da Vincenzo vecchio, esponente dell’Appc, l’associazione dei piccoli proprietari di case, sottolinea inoltre che a beneficiare della cedolare secca del 10 per cento (in sostituzione dell’ordinaria del 21 per cento) sui canoni previsti dai contratti di locazione conformi agli accordi raggiunti dalle organizzazioni territoriali delle associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini potranno essere coloro che risiedono nei Comuni con oltre 10mila abitanti e non solo ai capoluoghi e centri contingui come in precedenza. Per ulteriori informazioni sull’applicazione della tassa piatta, dall’inglese “flat tax”, nata per offrire un sistema fiscale non progressivo in cui si applica una sola aliquota indipendentemente dal livello di reddito dei singoli, è possibile contattare l’Appc chiamando il numero 0307402681, inviando un fax allo 0307401191 o scrivendo una e mail all’indirizzo posta@appc.bs.it