Potrebbe essere la volta buona per risolvere una volta per tutte il problema dell’abusivismo edilizio, piaga immobiliare particolarmente dolorosa soprattutto in alcune zone d’Italia. Il Senato, infatti, sta esaminando il disegno di legge che mira a individuare il sistema per determinare la priorità degli interventi di demolizione. Il procuratore, nel determinare i criteri in questione, dovrà dare la precedenza agli immobili in corso di costruzione o non ancora ultimati e agli immobili non stabilmente abitati. Poi dovrà prendere in considerazioni tre variabili fondamentali. In cima alla lista delle demolizioni dovranno essere messi gli immobili di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico o a vincolo sismico o a vincolo idrogeologico o a vincolo archeologico e storico-artistico. Poi verranno gli immobili che per qualunque motivo costituiscono un pericolo per la pubblica e privata incolumità e, infine, quelli nella disponibilità di soggetti condannati per i reati di associazione di tipo mafioso, per i delitti aggravati e poi i soggetti ai quali sono state applicate misure di prevenzione. Nel testo si sottolinea la differenza fra abusivismo di speculazione e abusivismo di necessità e si stabilisce che gli immobili appartenenti al primo caso saranno demoliti per primi. Al fine di reperire l’integrazione di fondi necessari alle demolizioni da parte dei Comuni, sarà istituito un finanziamento rotativo di 45 milioni di euro.
Non cambia nulla, infatti dice solo quali costruzioni vengono demolite per primi e quali per seconde il tutto va demolito, la maggior parte se non tutto del territorio italiano è sottoposto a vincoli ambientali, archeologici, paesaggistico, idrogeologico e sismico pertanto da quanto ho letto anche le “Case” completate arredate ed abitate e di prima necessità saranno abbattute, dimmi cosa è cambiato?????