“Le banche hanno chiuso i rubinetti”. “Le banche non concedono più mutui sugli immobili se non a condizioni assurde, con fideiussioni e depositi di denaro o titoli vincolati che solo pochissime famiglie possono permettersi”. “Sono gli istituti di credito il vero freno a mano che ha rallentato, fino a bloccarla, la corsa delle imprese edili, mettendole spesso sul lastrico…”. Chi, negli ultimi anni, non ha sentito almeno un centinaio di volte simili commenti alzi la mano. Adesso però qualcosa sembra cambiare e un’inversione di rotta potrebbe avvenire già a febbraio, per quando sono state annunciate due nuove importanti iniziative da parte di Intesa San Paolo in aiuto al settore immobiliare, con un nuovo importante intervento nel mercato dei mutui immobiliari, grazie a un accordo tra Associazione bancaria italiana e Cassa depositi e prestiti, che metterà a disposizione degli istituti bancari oltre due miliardi di euro. Due iniziative che hanno come obiettivo tornare a favorire il privato nell’acquisto dei singoli immobili, arrivando anche a finanziare il 100 per cento del valore dell’immobile e riattivando così quel “volano” che potrebbe alleggerire gli operatori immobiliari del proprio invenduto, dando loro quella liquidità che permetterebbe di immettere denaro fresco sul mercato. Per quei clienti che hanno invece già in essere un mutuo immobiliare con l’istituto e che risultano in regola con i pagamenti delle rate negli ultimi tre anni è stata prevista la possibilità di chiedere un alleggerimento della rata mensile di rimborso interrompendo, per un anno, il versamento della quota relativa al capitale e allungando il periodo del mutuo di un anno. Attualmente Intesa-San Paolo ha in portafoglio oltre un milione di mutui residenziali con un controvalore di circa 73 miliardi di euro e buona parte di questi risultano appartenere a propri clienti costruttori e riferiti a operazioni immobiliari concluse o in fase di ultimazione. Per ora l’istituto bancario ha selezionato 400 cantieri, per lo più concentrati a Milano e provincia e nel Lazio, ma è già prevista una seconda fase che abbracciare altre realtà geografiche.
Testo di Roberto Canavesi per www.casavuoisapere.it
Sarà… Io proprio con Intesa San Paolo ho avuto un’esperienza allucinante, al punto che ho chiuso il mio conto…
Sarà come dite, ma l’ultima volta che mi sono rivolto a una vostra filiale (filiale 10 di Bergamo, via Pietro Ruggeri da Stabello) avevo capito che con la sola garanzia di un immobile (diverse unità immobiliari….) non avrei ottenuto finanziamenti e che l’unico modo per avere un prestito era avere del cash depositato e vincolato. Ho sbagliato a capire? Ha sbagliato a spiegarsi il funzionario? Nel frattempo sono cambiate le cose (e dunque posso tornare in banca con qualche speranza?). Fatemi sapere….
Nelle pubblicità sembra che le banche siano lì pronte a stenderti tappeti rossi per accoglierti e finanziarti un mutuo. Nella realtà se non hai le spalle più che larghe economicamente parlando, non ti danno una lira. Finanziano solo una percentuale, vogliono una fidejussione dai genitori….