
Offresi presidente usato come nuovo. Il titolo, scelto da Rocco Attinà, immobiliarista genovese ed ex presidente nazionale della Fiaip, la federazione italiana agenti immobiliari professionali, per il suo “primo libro”, sarebbe già da solo un ottimo motivo per leggerlo. Ma per moltissimi addetti ai lavori associati Fiaip sono stati soprattutto i titoli dei vari capitoli (che come in un gigantesco tam tam si sono propagati di federazione in federazione) a scatenare la “caccia” al libro. Titoli come ” I compromessi”, “Le lotte interne”, I rapporti con le associazioni”, ” Le donne e gli uomini nell’associazione”, “La remunerazione per un dirigente e il volontariato”, ma soprattutto, “I magnifici sei”, Dillettanti allo sbaraglio”, “L’innominato”, e “Il burattinaio” che hanno scatenato irrefrenabili pruriti da lettura.
Chi era l’Innominato? E il burattinaio? E i dilettanti allo sbaraglio?
Con la curiosità (e in qualche caso il timore) di scoprire qualche segreto che, almeno per qualcuno, sarebbe stato meglio lasciare tale. Segreti che il libro svela davvero? Sarebbe assurdo svelarlo… Di certo il libro, che l’autore ha regalato innanzitutto a se stesso e poi agli amici, agli ex-amici e ai nemici, cela tra le righe messaggi che chi ha vissuto da dentro la Fiaip non può non capire. Messaggi, in qualche caso criptati (ma non per i destinatari) che Rocco Attinà, ha lanciato togliendosi qualche sassolino dalle scarpe scrivendo, anche con l’aiuto della figlia, Chiara, 260 pagine condite con abbondanti dosi di ironia. Ma anche velate di tristezza, di quella tristezza che non poteva mancare nei ricordi di un “uomo Fiaip” (sicuramente uno dei dirigenti nazionali di Fiaip professionalmente più preparati e capaci, probabilmente fra i migliori in assoluto sotto il profilo umano) che ha percorso, a partire dal 1983, tutti i gradini sino alla presidenza nazionale della federazione, ideando e coordinando l’Osservatorio immobiliare e il Comitato tecnico scientifico, dedicando ore, giorni, settimane, mesi di lavoro a una associazione che per ringraziarlo di tutto questo al termine del congresso nazionale del 2005, dopo il primo mandato, non lo ha riconfermato nell’incarico. Un “tradimento” che a quel congresso aveva lasciato amareggiati, delusi, intristiti moltissimi associati Fiaip. Quelli che avevano avuto modo di scoprire che grande presidente e, soprattutto, che grande uomo fosse Rocco Attinà. Un presidente che qualsiasi altra associazione alla ricerca di una guida potrebbe prendere in considerazione. Anche perchè di presidenti usati come nuovi di questa qualità se ne trovano gran pochi in commercio…
Testo realizzato da Baskerville srl per www.casavuoisapere.it
Qualcuno di questi signori operava per caso in Fiaip all’epoca in cui avvennero, a livello nazionale, alcuni fatti di “vita federativa” che proprio il signor Attinà smascherò e sui quali è stato steso un velo pietoso?