La domanda dei mutui da parte delle famiglie è in crescita dal luglio del 2013 e l’andamento è sempre più positivo visto che gli ultimi dati fanno registrare un incremento a due cifre. Dai dati che emergono dall’Osservatorio del portale specializzato Mutui.it appare evidente come, rispetto a un anno fa, i numeri siano decisamente in crescita, evidenziando uno stato di salute in miglioramento. Con alcune variabili che stanno cambiando importanza.
Il tasso fisso non è più il preferito
Una di queste variabile riguarda la natura del finanziamento. Chi affronta un impegno economico così lungo, tende a diminuire al massimo i rischi e preferisce avere certezze sulla rata da versare. Ecco perché il tasso fisso è sempre stato il preferito dagli italiani, una tendenza che nell’ultimo mese sembra essere cambiata. Il mutuo a tasso fisso resta il preferito, ma rispetto a dicembre 2016, per esempio, la richiesta di finanziamenti a tasso bloccato è diminuita del 13 per cento. Sono sempre di più più famiglie italiane che scelgono il tasso variabile, visto che le richieste sono salite, negli ultimi sei mesi, dal 14 al 26 per cento del totale.
Aumenta la percentuale del valore finanziato
Se la colonnina di mercurio del termometro del mercato dei mutui è in discesa, il merito è soprattutto degli istituti di credito. Le banche, infatti, hanno aumentato la loro disponibilità a finanziare l’acquisto di mutui e c’è un dato che fa emergere in modo evidente questa tendenza: negli ultimi dodici mesi, la percentuale di immobili finanziato è cresciuto di oltre sei punti percentuali, passando dal 50,77 al 57,22 per cento. Con punte maggiori per quanto riguarda le prime case.
La durata dai mutui non cambia. Surroghe in calo
In mezzo a tante variazioni, alcuni dati continuano a rimanere stabili. La durata del mutuo, per esempio, resta in media attorno ai 22 anni, a testimonianza del fatto che gli italiani sono disposti a impegnarsi a fondo per avere una casa di proprietà. Anche l’età media del richiedente non cambia, resta di 40 anni, mentre c’è un numero incredibilmente in controtendenza nel breve periodo. Parliamo delle surroghe. Rispetto a maggio 2016, quindi un anno fa, sono aumentate del 16,90 per cento, ma, negli ultimi 3 mesi, si è assistito a una diminuzione del 12,63 per cento.
Testo realizzato da Baskerville srl per www.casavuoisapere.it